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In Serie C il Girone A parla brianzolo: ma a stampo Renate
Una Serie C che sta regalando sorprese su sorprese, sempre meno scontata rispetto a quando poteva succedere in passato: squadre ammazza campionato, come si usa dire, non ce ne sono, anche se qualche corazzata ovviamente si vede. Con il Monza, capolista del Girone A che svetta su tutte, ma che deve guardarsi bene alle spalle, perché quel raggruppamento parla brianzolo. Il Renate, partito a spron battuto, è ora a -4, e intenzionato più che mai a dare il miglior seguito possibile a questo avvio.
La bellezza di non essere la big - Dopo due stagioni sugli scudi, con il primo turno dei playoff conquistato sia nell'annata 2016-2017 che nella successiva, è bastata una stagione non brillantissima per far dimenticare ai più il nome di una piccola realtà che però si era sempre mossa egregiamente, non solo in campo ma anche a livello di gestione societaria: ma alla fine, al netto di un anno travagliato, anche nel recente campionato si è parlato di salvezza, centrata all'ultima giornata ma centrata. Con la voglia di riscatto. Perché nel giro di pochi mesi, la rosa è stata ricostruita, e affidata ancora a mister Diana, che ai suoi aveva saputo dare non solo nuovi dettami tattici ma soprattutto forza mentale: quella forza che riusciva a divenire spensieratezza, perché non essere big vuol dire giocare più serenamente, senza obblighi. Che si sa, il dover vincere non sempre è produttivo.
Numeri da star - Non sarà annoverata tra le big, ma la squadra nerazzurra sta registrando numeri da capogiro. Su 9 gare giocare, si registrano 6 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, proprio con quel Monza capolista: tre punti che forse avrebbero cambiato la storia, ma con i se e con i ma non si fa il calcio. Quello si fa con i numeri, e con la bellezza di ben 14 reti fatte e 2 sole subite: 2 come il Potenza, e come nessuno in Italia.
La bellezza di non essere la big - Dopo due stagioni sugli scudi, con il primo turno dei playoff conquistato sia nell'annata 2016-2017 che nella successiva, è bastata una stagione non brillantissima per far dimenticare ai più il nome di una piccola realtà che però si era sempre mossa egregiamente, non solo in campo ma anche a livello di gestione societaria: ma alla fine, al netto di un anno travagliato, anche nel recente campionato si è parlato di salvezza, centrata all'ultima giornata ma centrata. Con la voglia di riscatto. Perché nel giro di pochi mesi, la rosa è stata ricostruita, e affidata ancora a mister Diana, che ai suoi aveva saputo dare non solo nuovi dettami tattici ma soprattutto forza mentale: quella forza che riusciva a divenire spensieratezza, perché non essere big vuol dire giocare più serenamente, senza obblighi. Che si sa, il dover vincere non sempre è produttivo.
Numeri da star - Non sarà annoverata tra le big, ma la squadra nerazzurra sta registrando numeri da capogiro. Su 9 gare giocare, si registrano 6 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, proprio con quel Monza capolista: tre punti che forse avrebbero cambiato la storia, ma con i se e con i ma non si fa il calcio. Quello si fa con i numeri, e con la bellezza di ben 14 reti fatte e 2 sole subite: 2 come il Potenza, e come nessuno in Italia.
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