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Durio: "La C categoria più a rischio. Ma rassicuro sulla continuità della Robur Siena"
"Innanzitutto, nel tredicesimo anniversario della sua scomparsa, voglio ricordare il mitico presidente Paolo De Luca, un grande presidente per il Siena, è giusto ricordarlo".
Attraverso i canali ufficiali del club, esordisce così la presidente della Robur Siena Anna Durio, che passa poi a parlare del futuro della società. Partendo dal mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio: "Come ho già detto purtroppo è stato un incidente di percorso, dovuto anche alla situazione che sta vivendo il paese e che sta vivendo il mondo in generale. Questo però non mi impedirà sicuramente di mantenere gli impegni presi, mi sento di rassicurare la piazza: stiamo lavorando come sempre per il bene e per la continuità della società, tra pochi giorni faremo il CdA. La società sta mandando avanti il suo lavoro aziendale quotidiano, per quanto possibile con lo smart working. Con tutti gli altri presidenti della Serie C siamo in contatto costante e lo stesso dicasi per le istituzioni calcistiche, con l’obiettivo di risolvere questa situazione difficile per tutti, cercando di non creare danni irreparabili per tutti. Sicuramente la Serie C è la lega più a rischio, stiamo facendo fronte comune perché le decisioni non spettano a noi ma non possiamo trovarci in balia di situazioni che si potrebbero creare. Prima pensiamo alla stabilità sanitaria, del paese e delle aziende, poi pensiamo alla stabilità del calcio e della Serie C: stiamo sì parlando di uno sport, ma crea un indotto con molti posti di lavoro, non dobbiamo certo abbandonarlo".
In merito al prosieguo della stagione: "A livello umano non saprei sinceramente come ripartire, con la pandemia in atto e con molte persone che hanno perso e che stanno perdendo la vita. Ci adegueremo alle decisioni che prenderanno le autorità preposte. La priorità ora deve essere quella di superare l’emergenza sanitaria, potrebbe essere comunque l’occasione per ripartire con il piede giusto e le riforme di cui si parla da tempo, potrebbe essere l’occasione per ripartire più sani e più forti di prima. Sicuramente ci saranno delle ripercussioni su tutte le aziende, calcistiche e non. Questa pandemia cambierà radicalmente il sistema, si creeranno delle dinamiche diverse in tutte le società, ci saranno da fare dei sacrifici, dovremmo farli tutti, rinunciando a qualcosa".
Un messaggio va poi ai tifosi: "Voglio rassicurare i tifosi sulla continuità della Robur. Come ho sempre detto siamo disponibili ad accogliere eventuali e reali interessi nei confronti della società, fermo restando che le priorità sono il bene e la continuità della Robur. Faccio un plauso a tutte le forze dell’ordine ed in particolare ai medici e agli infermieri, che in questa emergenza si stanno prodigando mettendo a rischio la loro salute e anche quella dei loro cari".
Attraverso i canali ufficiali del club, esordisce così la presidente della Robur Siena Anna Durio, che passa poi a parlare del futuro della società. Partendo dal mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio: "Come ho già detto purtroppo è stato un incidente di percorso, dovuto anche alla situazione che sta vivendo il paese e che sta vivendo il mondo in generale. Questo però non mi impedirà sicuramente di mantenere gli impegni presi, mi sento di rassicurare la piazza: stiamo lavorando come sempre per il bene e per la continuità della società, tra pochi giorni faremo il CdA. La società sta mandando avanti il suo lavoro aziendale quotidiano, per quanto possibile con lo smart working. Con tutti gli altri presidenti della Serie C siamo in contatto costante e lo stesso dicasi per le istituzioni calcistiche, con l’obiettivo di risolvere questa situazione difficile per tutti, cercando di non creare danni irreparabili per tutti. Sicuramente la Serie C è la lega più a rischio, stiamo facendo fronte comune perché le decisioni non spettano a noi ma non possiamo trovarci in balia di situazioni che si potrebbero creare. Prima pensiamo alla stabilità sanitaria, del paese e delle aziende, poi pensiamo alla stabilità del calcio e della Serie C: stiamo sì parlando di uno sport, ma crea un indotto con molti posti di lavoro, non dobbiamo certo abbandonarlo".
In merito al prosieguo della stagione: "A livello umano non saprei sinceramente come ripartire, con la pandemia in atto e con molte persone che hanno perso e che stanno perdendo la vita. Ci adegueremo alle decisioni che prenderanno le autorità preposte. La priorità ora deve essere quella di superare l’emergenza sanitaria, potrebbe essere comunque l’occasione per ripartire con il piede giusto e le riforme di cui si parla da tempo, potrebbe essere l’occasione per ripartire più sani e più forti di prima. Sicuramente ci saranno delle ripercussioni su tutte le aziende, calcistiche e non. Questa pandemia cambierà radicalmente il sistema, si creeranno delle dinamiche diverse in tutte le società, ci saranno da fare dei sacrifici, dovremmo farli tutti, rinunciando a qualcosa".
Un messaggio va poi ai tifosi: "Voglio rassicurare i tifosi sulla continuità della Robur. Come ho sempre detto siamo disponibili ad accogliere eventuali e reali interessi nei confronti della società, fermo restando che le priorità sono il bene e la continuità della Robur. Faccio un plauso a tutte le forze dell’ordine ed in particolare ai medici e agli infermieri, che in questa emergenza si stanno prodigando mettendo a rischio la loro salute e anche quella dei loro cari".
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