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Andria, Papagni: "Vittoria che ci dà coraggio. Scarpa resta top player"

Andria, Papagni: "Vittoria che ci dà coraggio. Scarpa resta top player"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
domenica 25 febbraio 2018, 23:052018
di Stefano Sica

Tre punti pesantissimi per la Fidelis Andria, che batte al Torre la Paganese (1-0 con centro di Longo a 5' dal termine) ed agguanta al penultimo posto gli azzurrostellati e il Fondi, sconfitto tra le mura amiche dal Matera. E' una vittoria a maggior ragione importante perché conseguita in 10 a causa della doppia ammonizione inflitta a Piccinni in chiusura di primo tempo. E, in sala stampa, è incontenibile la felicità del trainer pugliese Aldo Papagni, il quale ringrazia anche gli oltre 200 tifosi giunti in Campania. Una bella cornice di pubblico nel settore ospite.

L'ANALISI - "Sapevamo dell'enorme difficoltà di questa partita. Loro venivano da un buon momento e anche la sconfitta di Trapani aveva mostrato una Paganese in forma. Avevano fatto anche due vittorie interne e, per noi che venivamo da tanti infortuni, era un banco di prova insidioso. I ragazzi hanno fatto una prestazione importante, soprattutto alla luce dell'inferiorità numerica. E' stata una partita di grande attenzione in fase di non possesso pur non disdegnando di crear loro qualche problema. C'è da essere contenti. E' cominciato un ciclo di scontri diretti e iniziare qui con una vittoria ci dà tanto coraggio".

SCELTE PER IL 3-5-1-1 - "Ho iniziato con Longo dietro Croce che era l'unica punta. Longo nasce attaccante ma nell'Akragas si è riscoperto centrocampista. Studiando la Paganese, abbiamo pensato che potevamo ripartire bene con le nostre mezze punte. Quinto ha rischiato di non giocare non essendosi allenato negli ultimi due giorni a causa di un attacco influenzale. Oggi rientrava nel ruolo di play, ma per 10 partite aveva fatto il difensore centrale. Essendo un po' debilitato, abbiamo pensato poi di sostituirlo con Matera".

VITTORIA DEL GRUPPO - "A volte esiste anche un aspetto emozionale. Col Savoia facemmo un grande girone di ritorno totalizzando 19 punti, senza un euro. Poi fummo estromessi dai play-out nel modo che tutti conoscono. Avevamo una banda di ragazzini, con Scarpa e Gragnaniello che erano gli unici "anziani". L'aspetto emotivo in queste situazioni è fondamentale. Ad Andria ci siamo riuniti col presidente e, anzi, vogliamo dedicargli questa vittoria visto che recentemente ha perso la mamma. Abbiamo dei tifosi che per noi sono energia pura: anche a Monopoli ci hanno sostenuti e così hanno fatto durante la settimana".

PAROLE DOLCI PER SCARPA - "Questo ruolo a centrocampo gliel'ho ho ritagliato io a Torre Annunziata. Quando arrivai, lui faceva ancora la seconda punta. Ci confrontammo e gli dissi che avrebbe fatto ugualmente bene come mezz'ala essendo dotato di grande corsa. Andò in doppia cifra. Prima della partita ci siamo abbracciati e gli ho detto che quest'anno riuscirà a battere il record di 10 gol. Lui si allena sempre alla grande e ha una immensa capacità fisica oltre che tecnica. Mi aspettavo che facesse bene anche quest'anno".

SUL ROSSO A PICCINNI - "Il ragazzo mi dice che è stato un provvedimento un po' esagerato. Probabilmente l'arbitro poteva soprassedere sulla seconda ammonizione. Ora abbiamo la Reggina ma l'esperienza mi suggerisce di restare coi piedi per terra. Nel girone d'andata, questa squadra ha perso qualche spareggio come con la Reggina o in casa col Fondi. Ecco perché dovremo essere umili: in campionati come questi, se abbassi l'intensità sei morto".