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Bisceglie, Belviso: "Squadre B? Danno per chi non ha vivaio"

Bisceglie, Belviso: "Squadre B? Danno per chi non ha vivaio"TUTTO mercato WEB
mercoledì 9 maggio 2018, 20:422018
di Luca Bargellini
fonte TuttoC.com

L'introduzione delle seconde squadre dei club di A in Serie C potrebbe essere anticipata alla prossima stagione, secondo quanto dichiarato da Alessandro Costacurta. Anticipazione in parte smentita dal presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. In merito a questa "rivoluzione" nella terza serie, TuttoC.com ha chiesto un'opinione ad Emanuele Belviso, direttore sportivo del Bisceglie: "Innanzitutto bisogna sottolineare che quelle sono solo dichiarazioni, non c'è niente di ufficiale. In ogni caso, quando la Lega porta avanti certi progetti, dovrebbe essere il più possibile razionale. Chiediamoci infatti perché società come Paganese e Racing Fondi, che hanno sempre rispettato le scadenze e gli adempimenti amministrativi, devono fare i playoff, e poi ci sono altre società, Siracusa, Matera, che hanno decine di punti di penalizzazione. È successo nel nostro come in altri gironi, ci sono club che partono già con centinaia di migliaia di euro di debiti. A che serve introdurre cose nuove quando ci sono delle criticità che non vengono risolte? La Lega dovrebbe concentrarsi sul sostenere i club che riescono ad essere in regola".

Ma sportivamente parlando l'eventuale introduzione di queste "seconde squadre" può essere un vantaggio oppure un danno?
"Sicuramente è un danno per realtà come quella del Bisceglie. Per chi ha un vivaio, per chi ha le strutture per crearlo, non c'è nessuno interesse a cercare i giovani in giro. Se io avessi un vivaio a Bisceglie, senza offesa, non andrei a cercare giovani. E come li cerchiamo noi li cercano altre cinquanta squadre. Nel momento in cui arrivano queste seconde squadre dei club di A, impiegano i loro giovani e noi dove li andiamo a pescare? Quando si fa una squadra bisogna scegliere, si deve creare un equilibrio tra i ragazzi, perché non si può far giocare solo loro altrimenti rischi di retrocedere, e gli esperti. Ma di certo non puoi, in realtà come la nostra, andare ad investire milioni di euro, perché poi si fallisce. Perché non si può andare oltre quello che è il proprio potenziale, di sponsor, di pubblico, di soci, e poi non pagare i giocatori da ottobre in poi, come è successo altrove".

Contributi che rischierebbero di venir meno perché ci sarebbero meno giovani da ingaggiare in prestito.
"Certo, se devo ingaggiare un giovane mi vado a cercare un ragazzo bravo, ma come lo faccio io, come ho detto, lo fanno pure gli altri. Se le società di A li fanno giocare con le loro seconde squadre, li devo andare a cercare da un'altra parte, ma devono comunque essere di livello abbastanza buono per stare tra i professionisti. Se io, società che conta sui contributi dati dai minutaggi, come il Bisceglie, non ho più questa entrata, la Lega come ha intenzione di sostituirla? Bisogna chiederselo. Come detto sono scelte che vanno prese con razionalità. Dovesse questa idea concretizzarsi, di certo sarebbe negativo per realtà come le nostre che contano molto sui minutaggi e sui giovani di qualità".