Cambia che ti passa. Cinque gare per far tornare grande il Parma

Sembra essere passata un'era geologica da quanto il Parma, depresso sia sul piano ambientale che su quello del gioco, metteva in dubbio il tecnico Luigi Apolloni e tutto l'operato della società. L'obiettivo dichiarato del club ducale era quello di puntare dritti alla Serie B per cancellare quanto di brutto accaduto col fallimento. La squadra rispondeva secondo le attese, ma solo a corrente alternata, e con la sensazione di viaggiare sempre con il freno a mano tirato. Poi la svolta. Il 22 novembre l'addio di Apolloni e di tutto il comparto tecnico del club con tanto di dimissioni dello stesso presidente Nevio Scala e arrivo di Roberto D'Aversa in panchina dopo l'interregno di Stefano Morrone.

Un cambio di guida tecnica che, di fatto, ha svoltato la stagione del Parma. Non solo sul piano dei risultati, con quattro vittorie (di cui l'ultima ieri a Lumezzane, ndr) e un pareggio in cinque gare, ma anche sulla convinzione di avere tutte le carte in regola per tornare grande. Adesso la vetta del Gruppo B è a soli tre punti di distanza e al Tardini si è tornati a sognare. Un'era geologica è passata e a Parma è tornato il sereno.