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esclusiva

Entella, Nizzetto: "Nelle difficoltà il gruppo si è unito"

ESCLUSIVA TMW - Entella, Nizzetto: "Nelle difficoltà il gruppo si è unito"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 4 ottobre 2018, 16:042018
di Andrea Piras
fonte Inviato a Chiavari (GE)

Parole da leder vero quelle di Luca Nizzetto. Il centrocampista è il capitano di questa Entella che è in attesa di conoscere in che categoria deve giocare. La settimana prossima ci sarà la sentenza del TAR che dovrebbe fare luce su tutta la vicenda.

Situazione paradossale quella che sta avvolgendo il club e la squadra.
“E’ diventata ormai, non dico una barzelletta, ma una situazione paradossale perchè non sappiamo che cosa dobbiamo fare. Ci sono sentenze che parlano chiaro da parte del CONI che dicono che dobbiamo giocare in B. Siamo nella confusione più totale perchè comunque ogni giorno esce una notizia diversa, ogni giorno c’è qualcosa che non va. Se dobbiamo seguire la giustizia, che è quella che fino ad oggi non ci fa giocare, ad oggi c’è una sentenza che dice che dobbiamo giocare in B. Quindi vorremmo capire intanto il perchè. Noi siamo qui che aspettiamo giustizia e la giustizia, ripeto, dice che dobbiamo giocare in B”.

Tu, come capitano, e il mister avete firmato una lettera in cui chiedevate alla FIGC un incontro. Questa ha risposto parere negativo, un’ulteriore beffa.
“Sì, è una beffa. Noi come squadra, al di là della società, ci sentiamo poco tutelati perchè siamo una squadra fantasma. Noi ci stiamo allenando ma, fra virgolette, non ci sta calcolando nessuno. E’ dal ritiro che siamo qua, abbiamo fatto una partita di Serie C e ora aspettiamo, aspettiamo e aspettiamo ma nessuno ci dice niente. Abbiamo chiesto un’udienza per chiarezza. Penso sia stata una richiesta lecita perchè comunque in questo momento noi abbiamo anche bisogno di sapere qualcosa di certo. Ora abbiamo il TAR che deve dare la sentenza il 9, però intanto noi continuiamo ad allenarci e continuiamo a non giocare. Abbiamo subito un danno incredibile perchè al dl là di come finirà questa vicenda, e spero nel modo giusto, sarebbe veramente una beffa che fra rinvii e tutto ci ritroviamo a giocare una categoria che non ci meritiamo di fare. Se così sarà dovremo recuperare un sacco di partite, partiremo ad handicap, sarà un campionato difficilissimo. Dovremo giocare ogni tre giorni e penso che anche una squadra come la Juventus faccia fatica a giocare ogni tre giorni per due, tre mesi di fila. Penso sia una cosa che non sia mai successa e si riscriverà la storia di un evento triste nel calcio. Noi speriamo solo di avere giustizia e che sia fatta nel minor tempo possibile perché siamo ad ottobre. E’ follia”.

Quanto è difficile preparare gli allenamenti senza l’obiettivo della partita?
“E’ difficile perchè è sempre difficile per noi scendere in campo e per lo staff organizzare gli allenamenti. Non siamo in grado di organizzare le amichevoli perchè tutti i campionati sono iniziati. Siamo forse l’unica squadra al mondo probabilmente che non sta giocando. E’ dura mentalmente perchè non hai l’obiettivo della partita. La difficoltà più grande è non sapere cosa stia succedendo perchè un giorno ti dicono una cosa, ed è una sentenza, il giorno dopo qualcuno fa ricorso e ti chiedi il perchè. Ci rimane solo da aspettare ma i campionati sono già iniziati e sono tutti alla quarta, quinta giornata e noi ci stiamo allenando senza un obiettivo e senza sapere dove andiamo a finire”.

Gruppo sempre compatto?
“Nelle difficoltà il gruppo si compatta sempre di più. Questa è una buona cosa ma è chiaro che non è facile tenerli sul pezzo. E’ un gruppo giovane che ha voglia di giocare e se non hai l’obiettivo mentalmente stacchi. E’ normale e fisiologico, non puoi stare sul pezzo quando sai che la domenica, o il sabato, non giochi. In queste difficoltà però il gruppo è unito e compatto e questa, fra tutte le cose, è la migliore che potesse succedere”.

Mister Boscaglia?
“Il mister ha un compito difficile, specialmente in questo momento. Lui deve cercare di lavorare con coscienza sapendo cosa fare e cercando di costruire qualcosa che da un momento all’altro dobbiamo mettere in campo. Siamo tutti in una situazione paradossale ma in questo momento ci stiamo unendo tutti sperando di unire tutte queste forze da mettere in campo il più presto possibile ma soprattutto che sia una sentenza giusta”.

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