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Melfi, l'ex Bruno: "Pronto al rientro: ho tanta voglia di riscatto"

ESCLUSIVA TMW - Melfi, l'ex Bruno: "Pronto al rientro: ho tanta voglia di riscatto"TUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
mercoledì 2 agosto 2017, 17:552017
di Stefano Sica

Tra gli svincolati di lusso dall'ultima stagione di Lega Pro c'è anche Francesco Bruno (27), 32 presenze col Melfi e perno fisso nello scacchiere dei tre allenatori che si sono avvicendati sulla panchina gialloverde (Romaniello, Bitetto e Diana). Quasi 200 apparizioni tra i professionisti, dopo aver spiccato il volo dal settore giovanile del Napoli, e una voglia immutata di rimettersi in gioco e di collocare un pizzico della propria esperienza a disposizione di un nuovo progetto professionale. Al momento, il terzino di Torre Annunziata sta svolgendo la preparazione precampionato col Savoia (Eccellenza campana), in attesa della chiamata giusta.

Come procedono gli allenamenti al Giraud?
"Intanto vorrei ringraziare la società per questa opportunità che ha voluto darmi. In primis il presidente Nuzzo, mister Fabiano e il direttore Mennitto. Abbiamo iniziato lunedì ma avevo cominciato già da tempo a correre da solo. Chiaramente allenarsi con una squadra è ben diverso. Per giunta se parliamo di un gruppo molto forte. Questo Savoia è una squadra di categoria superiore, costruita per volare in D. Peraltro il mister già lo conoscevo perché mi ha visto crescere. Il suo primo discorso al gruppo è stato encomiabile. Parole che, se recepite nel modo giusto, spingeranno tutti a dare oltre il 100% in campo. Da torrese e tifoso dei Bianchi, aspetto il Savoia in D".

Anche a Melfi, come ad Ischia, sei stato utilizzato su entrambe le fasce.
"Sì. Ho iniziato a sinistra e finito a destra. Per me oramai giocare su ambedue le corsie non fa differenza".

Eppure pochi si ricordano che nasci trequartista...
"Già dai tempi in cui militavo nella scuola calcio Rinascita Torre del Greco, venivo impiegato dietro gli attaccanti. Un ruolo che poi ho svolto anche nel settore giovanile del Napoli, fino ai Giovanissimi. Fu Canè jr a cambiarmi di ruolo e ad utilizzarmi su entrambe le fasce".

I valori tecnici del Melfi, uscito molto rinforzato dal mercato di gennaio, non lasciavano affatto presagire una retrocessione.
"Vero. Sulla carta, a fine campionato avremmo dovuto raggiungere una posizione di classifica ben diversa. Tuttavia ci sono stati molti problemi. E sono stati fatti degli errori. Magari si sono messi anche gli episodi: se all'andata con l'Akragas avessimo vinto 3-0, sarebbe stato un risultato sacrosanto. Siamo retrocessi con due pareggi perché, al ritorno, ci siamo fatti raggiungere senza aver quasi rischiato nulla. Magari doveva andare così, chissà. Forse la gara di Agrigento ha rispecchiato l'andazzo di un anno intero. Però una cosa la voglio aggiungere...".

Prego.
"Se mister Diana fosse arrivato prima, magari non avremmo fatto i play-out. Lui ci ha dato subito serenità, lavorando molto sulla testa e sulla mentalità dei giocatori. Ci ha tranquillizzati facendoci, nello stesso tempo, aumentare in autostima e convinzione. Come Romaniello, ha saputo comunicare col gruppo. Personalmente, questa retrocessione ha bruciato non solo per un galantuomo come Peppino Maglione, ma anche per i veri tifosi che ci hanno sempre sostenuti al di là del risultato, capendo l'impegno che ci mettevamo in campo. Altri aspettavano solo il momento per fischiarci al primo errore. Non è stato giusto ma è accaduto anche nel play-out. Ma, sottolineo, parliamo di pochissimi".

Pensi anche tu di essere penalizzato dalle nuove normative che riducono il tetto degli over negli organici di serie C?
"Certo. Sentirsi vecchio a 27 anni è sgradevole. Se un ragazzo è valido e merita, gioca sempre. Nessun allenatore lo mortificherebbe in panchina o in tribuna. Basti pensare che alcuni campionati di Eccellenza, che prevedono solo tre under, sono più competitivi della D in cui è obbligatorio schierarne quattro. Tanti ragazzi vengono semplicemente illusi e poi smettono di giocare. Ma oggi, magari, vengono solo visti come merce utile. Quando ero più giovane, e non c'erano regole particolari, ho giocato al posto di qualcuno più anziano perché lo meritavo".

Inizia a muoversi qualcosa per te?
"Qualche sondaggio da parte di alcuni club di C è arrivato al mio procuratore Francesco Iovino, che ringrazio per essere sempre al mio fianco. Vedremo cosa succederà".

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