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Papagni: "Il mio Savoia esempio di professionalità per tanti"

ESCLUSIVA TMW - Papagni: "Il mio Savoia esempio di professionalità per tanti"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
sabato 7 ottobre 2017, 14:102017
di Stefano Sica

Tra i tecnici attualmente liberi c'è Aldo Papagni, 25 anni di carriera culminati con una breve esperienza la scorsa stagione sulla panchina del Taranto, squadra che però nel 2014 aveva portato ai play-off di D e nel 2006 in C1 al termine di una splendida cavalcata. Poi l'addio, quasi improvviso, dopo appena otto giornate e nove punti conseguiti. Nessuno, come noto, è riuscito a dare successivamente un corso superiore ai rossoblù, retrocessi mestamente in D. Già diversi i sondaggi per il trainer di Bisceglie, intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.

Possibilità di rivederla presto in panchina?
"C'è stata qualche ipotesi concreta tanto in C quanto in D, poi non siamo riusciti a trovare un accordo. Tuttavia continuo a girare per i campi sempre con lo stesso entusiasmo. Qualche telefonata c'è stata anche di recente, vedremo cosa si potrà muovere".

Ancora oggi sono tante le criticità societarie, ma il suo Savoia fece scuola per l'attaccamento alla causa nonostante gli stipendi non pagati e un club praticamente assente.
"Noi facemmo del nostro meglio per salvaguardare la dignità nostra e della maglia del Savoia. A gennaio arrivarono tantissimi giovani come Pizzutelli, Leonetti, Mercadante, Partipilo, Ferrante e Vosnakidis. Come over di esperienza potevamo contare solo su Gragnaniello e Scarpa. Nonostante ciò, totalizzamo 19 punti nel girone di ritorno, cioè da quando mi insediai in panchina a Melfi. Una media che, se mantenuta prima del giro di boa, ci avrebbe consentito di raggiungere la salvezza. Io credo che, quando subentrano problemi di questo tipo, calciatori e staff tecnico debbano far quadrato con l'obiettivo di fare quanti più punti possibile. Serve a tutti per mettersi in evidenza e poi bisogna sempre essere vigili su eventuali cambiamenti societari che possano assicurare una svolta positiva. Il pubblicò apprezzò il nostro attaccamento e ci sostenne incondizionatamente. I tifosi si legarono molto a noi. Quando ci riunimmo per la cena di fine campionato, vennero a salutarci con un affetto indescrivibile. Fu una gioia che andò a premiare la professionalità davvero encomiabile di quei ragazzi. Noi poi non retrocedemmo sul campo, tanto che stavamo preparando il play-out col Messina. Loro stavano quasi per partire per Torre Annunziata, ma alla Reggina furono restituiti improvvisamente due punti. In D andammo noi, allo spareggio la Reggina. Ricordo che apprendemmo la notizia mentre ci stavamo allenando. Molti ragazzi si misero a piangere. Ma restano ricordi indelebili di quella pagina".

Da biscegliese ed ex tecnico e calciatore dei nerazzurri, come giudica l'avvio di campionato della squadra di Zavettieri?
"Mi pare si stia comportando molto bene. Infatti l'anno scorso l'unico momento di gioia me lo ha regalato proprio la promozione del Bisceglie. Questo ritorno tra i professionisti mi ha reso felice. Bravi il presidente Canonico e il Ds Belviso. E' stato fatto un ottimo lavoro che non a caso sta avendo una certa continuità anche in questo campionato".

Impossibile non chiederle del suo vecchio Taranto e dell'esonero arrivato giusto un anno fa.
"E' una vicenda che non intendo commentare. Credo che ciò che è accaduto successivamente sia sotto gli occhi di tutti".

© Riproduzione riservata