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esclusiva

Testini: "Lega Pro, il lavoro un diritto che non dipende dall'età"

ESCLUSIVA TMW - Testini: "Lega Pro, il lavoro un diritto che non dipende dall'età"
lunedì 5 agosto 2013, 13:502013
di Marco Conterio

Voce alla Lega Pro, alla protesta del mondo dei calciatori. Le nuove regolamentazioni su giovani, retrocessioni e sovvenzioni, hanno fatto sì che gli 'over 25' vengano considerati 'vecchi'. Una rivoluzione, in negativo, che ha scanetato una fitta ridda di reazioni, come quella di Emiliano Testini, ex calciatore di Perugia, Arezzo, Albinoleffe, Triestina e Spezia. "Sono all'Aic e sto facendo il corso di base e mi sto allenando come svincolato. La protesta, o come la vogliamo chiamare, non è contro delle singole persone o contro un'istituzione in particolare: è un modo di dimostrare che il diritto al lavoro non può essere cancellato in base all'età -spiega a Tuttomercatoweb.com-. Il diritto è di tutti, ma non è dettato dall'età anagrafica. Tutti devono aver diritto di lavorare: se si vogliono far giocare i giovani si fanno giocare, ma non deve esserci un incentivo economico per questo. I giovani sono sempre usciti, qui la prima domanda che fanno ad un calciatore è 'quanti anni hai'...".
Per questo la protesta, per questo la vostra voce si è fatta forte.
"I giocatori hanno deciso di far sentire la propria voce. In tanti avevano un lavoro, ora a trent'anni molti devono fare altro perché le società devono avere un tot di giovani è difficile. Dover smettere non dipende più dalle qualità o da quanto decidi di voler guadagnare".


Non fa una piega.
"Non è una guerra contro Macalli, contro nessuno. Vogliamo far capire che il momento è difficile per tutti, anche per noi. La maggior parte dei calciatori non vive in un mondo dorato".
E lei?
"Non parlo di me, che ho trentasei anni. Qui ci sono ragazzi con grande dignità e voglia. E' giusto che non vengano tarpate loro le ali. Non ci deve essere un massimo d'età, tutto qui: è una regola che limita troppo. E' giusto che tutti abbiano la possibilità di lavorare, di poterlo fare".
C'è una possibilità di fermarsi, per la Lega Pro?
"Mi auguro che si trovi un punto d'incontro, credo ci siano intelligenza e capacità di trovare una soluzione adeguata al sistema calcistico. I calciatori non stanno facendo la guerra a nessuno, anzi: serve unione, serve cambiare tutti insieme. Ci sono anche situazioni di disagio, anche per gli sportivi: per tanti anni uno fa il calciatore, poi trovarsi fermo senza far niente è un grosso problema".

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