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Il Pordenone scrive la storia. Dopo la rivoluzione estiva

Il Pordenone scrive la storia. Dopo la rivoluzione estivaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Ros/Pordenone Calcio
martedì 28 novembre 2017, 17:562017
di Tommaso Maschio

Il Pordenone continua a scrivere nuove pagine vincenti nella propria storia. Dopo due campionati di Serie C chiusi rispettivamente al secondo e terzo posto, l'accesso alle semifinali play off (dove è stato sconfitto ambo le volte) e un campionato in corso che lo vede ancora protagonista con il terzo posto (parimerito con Albinoleffe e Sambenedettese) a -8 dal Padova capolista, la squadra friulana allarga i propri orizzonti. Nella difficile trasferta di Cagliari infatti i Ramarri hanno conquistato la quarta vittoria di fila in Coppa Italia e conquistato la possibilità di giocare contro l'Inter a San Siro. Un cammino impressionante quello degli uomini di Leonardo Colucci che dopo aver battuto il Matelica si sono trovati di fronte squadra di ottimo livello e blasone come il Venezia, avversario nella passata stagione nel Girone B di Serie C, e il Lecce entrambe battute di misura fuori casa prima di arrivare in Sardegna per una gara che già era storica.

Un cammino non scontato per una squadra che in estate ha cambiato molto a partire dalla guida tecnica con l'addio di Bruno Tedino, artefice delle ultime vincenti stagioni, approdato meritatamente in Serie B per guidare una corazzata come il Palermo e l'arrivo di quel Colucci reduce da un'avventura non entusiasmante alla guida della Reggiana terminata a fine gennaio dopo 26 gare in cui aveva comunque ottenuto 13 vittorie (il 50%), ma anche otto sconfitte di cui ben sette (fra cui quelle con le dirette rivali Parma e Venezia) in campionato. A questo vanno aggiunti i ben 15 calciatori su 22 cambiati in estate con le partenze di calciatori di primo piano come Rachid Arma, Luca Cattaneo, Andrea Ingegneri. Fra i nuovi arrivi figurano però anche i due eroi di Cagliari: il centrocampista iberico Miguel Sainz-Maza, lo scorso anno al Foggia, e il centrale difensivo Alessandro Bassoli, lo scorso anno al Sudtirol, diventati subito pedine importanti nello scacchiere tattico dei neroverdi in questa stagione. Una vittoria preziosa che può dare morale e nuova linfa anche in campionato e che premia le scelte del presidente Lovisa che da anni sta costruendo una squadra che possa competere con piazze più grandi e blasonate, oltre che più ricche, con il sogno di riuscire a portare i friulani in Serie B. Un sogno finora sempre sfuggito sul filo di lana e che quest'anno si proverà nuovamente a realizzare. Perché dopo aver sbancato il terreno di una squadra che milita in Serie A nulla appare impossibile per la truppa di Colucci.