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Lecce, Tabanelli: "Sapevamo che questa sarebbe stata la nostra stagione"

Lecce, Tabanelli: "Sapevamo che questa sarebbe stata la nostra stagione"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
mercoledì 2 maggio 2018, 23:052018
di Luca Bargellini
fonte TuttoC.com

Dopo aver trascorso la prima parte della stagione nelle file del Padova, il fantasista Andrea Tabanelli si è trasferito al Lecce nel mercato invernale. Ed ora festeggia la promozione in Serie B coi giallorossi, dopo che nei giorni scorsi era stata la sua ex squadra a strappare il biglietto per la cadetteria. Intervenuto ai microfoni di TuttoC.com ha scherzato sul suo essere l'uomo delle due promozioni: "Non credo sia mai successo ...(ride ndr). Sono molto contento: è una grande soddisfazione per i miei compagni e per avere dato una mano al Lecce".

Dopo sei anni il Lecce torna in Serie B: che emozione è stata?
"Un'emozione unica, la piazza ci ha dimostrato il suo affetto. Da generazione in generazione i tifosi si trasmettono la passione. L'orgoglio aumenta ancora di più per questo".

Quale è stato il momento in cui ci avete creduto?
"Ci abbiamo sempre creduto, non abbiamo mai messo in dubbio che ce l'avremmo fatta. E' forse calata qualche certezza, ma noi sapevamo che era il nostro anno. Dopo la Reggina ci siamo rialzati: venivano due risultati brutti, ma dopo la gara di Reggio Calabria abbiamo ripreso il nostro cammino e sapevamo che non c'erano rivali".

Come giudichi il tuo campionato?
"Lo stop iniziale, avvenuto prima dell'avvio del campionato, mi ha tenuto fuori tre mesi e mi ha condizionato a livello fisico nella mia esperienza di Padova. Quando sono arrivato a Lecce, ho patito uno stiramento e sono stati fuori ancora. Dopo ho trovato la mia continuità con mister Liverani e ho dato il mio contributo".

Il prossimo anno?
"Bisogna mettere subito in campo questo entusiasmo, senza mai porsi limiti. Bisogna sempre guardare avanti verso nuovi obbiettivi".

A chi dedichi la promozione?
"Alla mia famiglia e alla mia fidanzata".

Il nonno ti ha dato ancora la paghetta?
"Il nonno mi dà 50 euro a gol e domenica voglio fare gol".

Come vanno distribuiti i meriti di quanto ottenuto?
"Il merito più grande è del gruppo: abbiamo fatto davvero la differenza, ma anche del mister, del direttore e della proprietà. Infine il merito va anche alla società e ai tifosi che ci hanno sempre seguito".

Come ti sei trovato con mister Liverani?
"Gli devo dire grazie: sono stato gestito infatti meglio a livello fisico. Mi ha permesso di prendermi i miei tempi: devo solo dirgli grazie".