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Paganese, Favo: "Volevo vincerla, ma ci facciamo male sempre da soli"

Paganese, Favo: "Volevo vincerla, ma ci facciamo male sempre da soli"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
lunedì 26 febbraio 2018, 01:102018
di Stefano Sica

Scivola la Paganese al Torre contro la Fidelis Andria (0-1), rimediando la sesta sconfitta casalinga (solo l'Akragas, con sette stop, ha fatto peggio) di questo campionato. Quello coi pugliesi era uno scontro diretto da non fallire ma gli azzurrostellati lo hanno bucato sia nella prestazione sia nel risultato finale. Fatale il gol di Lorenzo Longo a 5′ dal termine, arrivato sugli sviluppi di un contropiede bruciante dopo un pallone perso banalmente da Bernardini in mediana. Il tecnico Massimiliano Favo entra in sala stampa per l'analisi del match senza sapere che, nel giro di qualche minuto, il club deciderà di sollevarlo dall'incarico. E nelle sue parole c'è tanta amarezza, quasi un senso di impotenza per un gruppo che fallisce sistematicamente tutte le prove di maturità a cui è sottoposto.

L'ANALISI - "C'erano tutti i presupposti per vincere. Mi sarei arrabbiato per il pareggio, figuriamoci per questa sconfittta arrivata per un nostro errore. Sul loro gol eravamo in superiorità numerica, quattro contro uno. Con un uomo in più non siamo riusciti a creare le condizioni per vincere la partita. Mi dispiace per i ragazzi: ho visto volti tristi. Erano carichi e ci tenevano tanto. E' una battuta d'arresto che non ci aspettavamo. Peccato perché non avevamo rischiato nulla. E' paradossale perché sembra quasi un segno del destino. Ma a volte ci vorrebbe anche un pizzico di esperienza nel fare un fallo tattico quando serve. Sono molto amareggiato".

SCELTE TECNICO-TATTICHE - "Ho tolto un difensore per mettere un attaccante e ho allargato gli esterni (dal 3-5-2 al 4-3-3, ndr), ma non siamo riusciti neanche ad ottenere un punto che sarebbe stato oro. Mi sembrava assurdo tenere tre centrali contro un solo attaccante. E poi ho inserito Della Corte a sinistra perché mi assicurava spinta e ha il piede per crossare. Ho fatto uscire Tascone perché era ammonito e temevo una sua espulsione. Pavan e Tazza in tribuna? Io vedo sempre gli allenamenti in settimana. In base a quello, faccio le mie scelte. Ho preferito Bernardini come terzino destro perché in quella posizione aveva già fatto una grande partita a Viterbo, con Ngamba a sinistra. Ha disputato un buon primo tempo e, comunque, è il più fisico di quelli che abbiamo. Ora sarebbe semplicistico soffermarsi solo sul suo errore sul gol. Quando mi sono messo a quattro dietro, avevo bisogno di un giocatore più difensivo a destra avendo Della Corte sull'altro lato che spinge molto. Altrimenti ci saremmo esposti troppo. Quindi meglio Bernardini, con Ngamba che mi serviva in mezzo al campo perché avevo bisogno di un elemento di passo. A destra, con Talamo e Cuppone molto offensivi, era più utile un giocatore maggiormente difensivo come terzino. E poi l'infortunio di Baccolo, che ha rimediato una distorsione alla caviglia, mi ha costretto a cambiare l'idea iniziale di piazzare Ngamba a destra".

PALLE-GOL COL CONTAGOCCE - "Durante l'intervallo ho detto ai ragazzi che loro si sarebbero arroccati e, quindi, che avremmo dovuto provare a mettere tantissimi cross dentro. Per questo ho inserito subito Cernigoi, allargando Cuppone e Cesaretti. Volevo farli aprire. In questo momento è difficile giocare sul nostro campo, che è molto bagnato e irregolare. Se un avversario si chiude così, e in più non abbiamo giocatori in grado di saltare l'uomo, l'unica strada per scardinarlo è quella di buttare tanti palloni in area. Ma non siamo riusciti a farlo. Tra le linee diventa poi complicato giocare quando una squadra si mantiene troppo bassa. Purtroppo abbiamo costruito poco avendo creato una scarsa densità in area. Cernigoi è un giocatore strutturato ed era l'unico che potesse fare qualcosa lì in mezzo essendo alto e fisico. Lo stesso Boggian non è un giocatore di fisicità dentro l'area ma è più un elemento di manovra".