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Paganese, la rabbia di Favo: "Stufo dei soliti errori di psicolabilità"

Paganese, la rabbia di Favo: "Stufo dei soliti errori di psicolabilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
domenica 12 novembre 2017, 01:102017
di Stefano Sica

Derby infausto per la Paganese, che cade al Pinto contro la Casertana e viene raggiunta al penultimo posto a quota 10 dalla Fidelis Andria, che ha pareggiato in casa col Bisceglie (0-0). Fa festa l'intero tridente rossoblù (Carriero, Alfageme e Marotta) nel 3-0 rifilato agli azzurrostellati nel corso di una ripresa di fuoco che ha esaltato la voglia di riscatto della squadra di Luca D'Angelo. Per la Paganese, che tuttavia anche nel primo tempo aveva subìto l'iniziativa costante dei Falchetti, ancora una prestazione sconcertante che, giustamente, manda su tutte le furie il tecnico Massimiliano Favo.

MANCANZA DI CATTIVERIA E FURBIZIA - "Sono abbastanza stufo. Era un derby e avremmo dovuto disputare una partita di sangue. Facciamo sempre gli stessi errori anche se curiamo i particolari. Anche tra primo e secondo tempo abbiamo parlato di errori che non andavano fatti e poi abbiamo preso gol dopo 33 secondi, complicandoci la partita. Loro poi, dopo il vantaggio, hanno approfittato della profondità perché sono una squadra forte. Sono cambiati i presupposti tattici visto che si sono abbassati per poi ripartire negli spazi larghi con giocatori adatti a fare questo come Marotta o Alfageme. Come allenatore mi prendo le mie responsabilità perché noi giochiamo per la città. Ci vuole un approccio diverso alle partite se vogliamo partecipare a questa categoria. Non possiamo essere così altalenanti e psicolabili. Sono difetti che vengono fuori continuamente e che questa categoria non sopporta. Anche quando sembra che la partita si possa fare, basta un piccolo episodio per far crollare il castello come, per esempio, non mettersi su un pallone facendo battere velocemente una punizione agli altri. Non sono cose che si possono fare in C. Ai ragazzi ho detto che sono molto amareggiato. Andando avanti così, sarà dura. In certi giocatori ho visto una superficialità devastante per la categoria".

OCCASIONI NON SFRUTTATE - "Ce ne sono state due di Talamo più una tra Maiorano e lo stesso Talamo nel secondo tempo. Ma sono particolari che mi interessano fino ad un certo punto nel momento in cui prendiamo un certo tipo di gol, con errori ricorrenti. Noi dobbiamo giocare con ben altra cattiveria agonistica e non possiamo immaginare di dover fare sempre due o tre gol, come a Cosenza e Siracusa, per vincere le partite. Questo era quasi uno spareggio per noi come per la Casertana e mi sarei aspettato un altro tipo di partita. Così non andremo avanti. Gli errori ci condizionano troppo. E poi mi aspetto una tensione che duri per 90 minuti perché poi le partite possono cambiare all'improvviso. Così non va bene".

PAGANESE TROPPO SCHIACCIATA - "L'atteggiamento tattico è sempre lo stesso. Il problema è questa psicolabilità mentale che non ci permette di gestire le prestazioni. Ecco perché parlo di mancanza di concentrazione e di applicazione. A volte basta un pericolo per cambiare l'atteggiamento di questa squadra che inizia a perdere personalità in campo. C'è una paura eccessiva e invece bisognerebbe capire che ci sta che un avversario possa metterti ogni tanto in difficoltà. Si è preso il primo gol su una ripartenza nella nostra metà campo e questo non è ammissibile. Fossimo andati in vantaggio con Talamo, magari la partita si sarebbe messa in un altro modo. In questa categoria i valori sono abbastanza piatti e si lavora molto sui particolari e sugli episodi. Perciò, come detto, bisogna essere più attenti perché non si può pensare sempre di vincere segnando molto. Avrei voluto l'applicazione e la cattiveria di Andria".

APPELLO AL CLUB - "La società sa che serve qualcosa perché siamo molto giovani e per forza di cose finiamo per concedere molto. Non posso pretendere tantissimo dai tre over di spessore che ho. Ci sta che non stiano sempre al 100%, soprattutto quando giochiamo tre partite in una settimana".