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Paganese, riscatto e salvezza: la scommessa d'amore di De Sanzo

Paganese, riscatto e salvezza: la scommessa d'amore di De SanzoTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
sabato 3 marzo 2018, 14:202018
di Stefano Sica

La decisione del club era oramai netta e chiara già da lunedì scorso: non sarà un incarico a tempo quello conferito dalla Paganese a Fabio De Sanzo, che quindi guiderà la squadra fino al termine del campionato. Una svolta decisa già 24 ore dopo la disfatta interna con l'Andria nel corso di un vertice societario a cui aveva preso parte lo stesso trainer di Castrovillari. La Paganese riparte dunque da una sua colonna, da un cuore azzurrostellato da sempre amato dai tifosi e che ha scritto pagine di storia affascinanti e gloriose. E che, non a caso, il patron Raffaele Trapani aveva scelto ad inizio stagione come perno dello staff tecnico, prima agli ordini di Salvatore Matrecano, poi di Massimiliano Favo. Granitica la volontà di De Sanzo di assumersi questa responsabilità nel corso del faccia a faccia con l'entourage societario. Del resto anche le parole pronunciate durante la conferenza stampa di insediamento non hanno lasciato adito a dubbi: "Dicono che non ho esperienza, ma conosco troppo bene questo ambiente e fatico a pensare che ci possa essere una persona più esperta di me in grado di guidare questa Paganese". Anche in campo, De Sanzo era così: leader autorevole e guida indispensabile per i compagni per il suo carisma. L'invito alla squadra ad accantonare le paure e a lasciare in campo sangue e sudore, rispecchia peraltro la sua mentalità ed una concezione di calcio legata a valori antichi e in parte un po' dispersi nel panorama odierno. Anche per questo motivo, la società non ha dato seguito ad alcune ipotesi che pure in un primo momento potevano essere prese in considerazione per il dopo Favo. Una su tutte, Mimmo Panico, trainer della sorprendente Berretti azzurrostellata che parteciperà all'imminente Torneo di Viareggio.

Più difficile arrivare a Giorgio Roselli, con Pasquale Luiso sullo sfondo. Ma la volontà granitica del club e di De Sanzo di proseguire questo matrimonio ha sbaragliato qualsiasi lusinga esterna. Favo, contestato in modo virulento dai tifosi al termine del match con la squadra di Aldo Papagni, ha pagato alcune scelte tecniche che non sono piaciute alla società e che erano state persino oggetto di confronto prima del test coi pugliesi. Non a caso, l'esonero è stato deciso proprio mentre il tecnico napoletano teneva la sua conferenza post gara nella sala stampa del Torre. A Favo non erano stati dati i sette giorni dopo la sconfitta di Trapani, come pure era emerso inizialmente. Piuttosto gli sono stati fatali - oltre alla scelta, non gradita, di puntare su determinati uomini in alcuni ruoli per la sfida chiave con la Fidelis - il crollo inaspettato con una diretta concorrente e una prestazione assolutamente da dimenticare, che ha cancellato anche quel piccolo ciclo positivo che gli azzurrostellati si erano accreditati a cavallo delle gare con Akragas e Viterbese in Coppa. Oggi si va nel fortino della Virtus Francavilla (a Brindisi) e, al di là del risultato, ci si attende una Paganese che riscopra quella voglia di combattere evidenziata in modo troppo discontinuo nel corso di questa stagione. Insomma, ci si augura che questa Paganese diventi sempre più ad immagine e somiglianza del suo nuovo condottiero.