Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Piede nel passato e sguardo al futuro. A Livorno è rivoluzione

Piede nel passato e sguardo al futuro. A Livorno è rivoluzioneTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 20 marzo 2018, 06:152018
di Tommaso Maschio

Nelle ultime due settimane in casa Livorno è successo di tutto e di più. Prima le dimissioni del tecnico Andrea Sottil motivate da un blackout mentale come ammesso dal diretto interessato, il ritorno in panchina a distanza di due giorni con il ritiro delle dimissioni, la rovinosa sconfitta di Piacenza con il Pro e quindi la rivoluzione totale voluta da un Aldo Spinelli che finora era rimasto defilato lasciando spazio al figlio Roberto. Una rivoluzione che ha fatto tabula rasa di quello che era il Livorno, giocatori esclusi ovviamente essendo il mercato chiuso, fino a oggi con non solo l'esonero di Sottil, ma anche gli addii del direttore sportivo Mauro Facci e di quello generale Nicola Pecini.

Arrivano così a guidare i labronici in questo tesissimo finale di stagione il tecnico Luciano Foschi, reduce da una grande stagione alla guida del Renate e rimasto misteriosamente e sorprendentemente senza panchina all'inizio di questa stagione, e del nuovo direttore sportivo Elio Signorelli, un fedelissimo di Spinelli. Per entrambi si tratta di un ritorno con una particolarità: a distanza di quattro anni i due si ritrovano in amaranto anche se per Foschi c'è il ruolo di tecnico della prima squadra e non di vice come nella stagione 2013/14.

Una rivoluzione “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” per non perdere quella Serie B che sembrava ormai prossima all'essere conquistata prima di un crollo difficilmente spiegabile, ma che va messo alle spalle in fretta per aprire una nuova pagina nella storia labronica.