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Pisa, Corrado: "Per noi la Serie C una malattia, stadio fondamentale"

Pisa, Corrado: "Per noi la Serie C una malattia, stadio fondamentale"TUTTO mercato WEB
martedì 16 gennaio 2018, 18:392018
di Ivan Cardia

Conferenza stampa in casa Pisa, dove, a margine della presentazione di Sainz Maza, ha parlato anche il presidente Giuseppe Corrado. Ecco quanto riportato da tuttopisa.it: "Oggi il Pisa non può vendere anche se la storia del calcio insegna talvolta che per vincere bisogna fare alcune cessioni. In difesa abbiamo un gran reparto ed è normale che ci siano interessi per giovani come Carillo e Birindelli.

Siamo confidenti di aver allestito a luglio una squadra importante in tutti i reparti compreso l'attacco. Dobbiamo solo ritoccare e trovare quella qualità che in certe partite fa la differenza. Vogliamo mettere dentro quei giocatori di livello altissimo che in una gara strategica possono fare la differenza sapendo che, pur avendone tanti, abbiamo le riserve pronte. Vogliamo far ancora diventare questo campionato di fondamentale importanza".

Sul campionato.
"Purtroppo quando si è molto distaccati dipende anche da chi è davanti. Noi miriamo ad aggiungere quello che serviva senza toccare l'ossatura della squadra. Il fatto che ci sono richieste vuol dire che abbiamo allestito una buona squadra".

Sullo stadio.
"Tutto va avanti secondo le tempistiche che ci siamo prefissati. Mi fa molto piacere che tifosi e giornalisti mi chiedano costantemente di questa cosa e anche in Lega mi chiedono queste cose. Vogliamo fare di Pisa un riferimento per il calcio italiano. Mi dispiace che a volte si cerchi il pelo nell'uovo volendo dimostrare che ci sono problemi che non ci sono. Tantissimi hanno approfittato del Pisa in maniera indegna e occorre una maggiore equità di giudizi senza dare ansia a chi vive il calcio in una maniera emotiva senza pensare ad eventuali blocchi nel fare lo stadio. Siamo d'accordo con l'amministrazione che è stata trasparente e corretta in tutti questi mesi. Appena arriverà la valorizzazione si costituirà il fondo e partirà la progettualità vera e propria. C'è una prassi che è quella prevista. Noi non perdiamo tempo e tutti i giorni apportiamo documentazioni. I pisani dovranno esserne orgogliosi al di la del calcio. Non è un progetto speculativo, ma è indispensabile per chi vuol fare calcio. Se non abbiamo aperto questo progetto entro la fine dell'anno c'è la certezza di doversi trovare un altro stadio che ci accolga. Non è tanto difficile vincere, ma rimanere come dimostrano diverse esperienze di squadre negli ultimi anni. Per evitare questo ed avere una vittoria “sana” con potenzialità di bilancio, programmatiche e finanziarie abbiamo bisogno di un progetto di questo genere. Per noi la Serie C è una malattia che stiamo cercando di superare, mentre per altri con cui giochiamo insieme è un traguardo importante. La convenzione ponte è stata messa a punto sia dal nostro legale che da quello del comune: in questi giorni sarà pronta per essere firmata. Ci sono soltanto aspetti legati a vecchi lavori. Stiamo vedendo se da qua a fine campionato con piccoli lavori cerchiamo di recuperare 300-400 posti per i nostri tifosi".