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Pres. Pisa: "Caos totale e inarrestabile"

Pres. Pisa: "Caos totale e inarrestabile"TUTTO mercato WEB
venerdì 26 ottobre 2018, 14:042018
di Luca Bargellini

Dalle colonne de La Nazione il presidente del Pisa Giuseppe Corrado si sfoga, manifestando il suo stato d'animo: "Enorme amarezza e delusione per quello che sta succedendo. Il caos è totale e inarrestabile e tutto sta precipitando e si sta facendo di tutto per esaurire l’entusiasmo e la voglia di chi credeva che il mondo del calcio avesse valori sportivi e sociali da salvaguardare e non fosse così compromesso. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi due mesi è paradossale e il paradosso non si arresta. Una commedia dell’assurdo di un teatro di periferia frequentato da avventori poco affidabili. Come può sentirsi e cosa può pensare, in uno scenario simile, il presidente di una società corretta, che opera seguendo le regole, che agisce in modo virtuoso, con oculatezza e senso di responsabilità, che assiste a decisioni assurde prese dalle istituzioni calcistiche e che vede che altre società operare costantemente in deroga alle regole e alterando la competizione sportiva?. Il tema della regolarità è alla base degli impegni e degli obiettivi delle istituzioni calcistiche e non può essere scalfita da decisioni assurde, da regole non rispettate e da decisioni schizofreniche prese sotto la pressione di chi considera il calcio solo una vacca da mungere.

Siamo partiti senza certezze e senza prospettive precise e siamo ad attendere ancore le decisioni definitive. Prima, alla luce della problematica sui ripescaggi , anziché sospendere i campionati , si è proceduto a sospendere solo le partite delle squadre coinvolte nei ripescaggi senza preoccuparsi delle ripercussioni di questa decisione sul piano sportivo; poi si sono sospese le partite di una squadra che non accettava il girone a cui era stata assegnata; poi si è passati a sbloccare le partite di alcune squadre ma a tenerne bloccate altre e, infine, si è deciso di sospendere nuovamente le partite delle squadre prima liberate in attesa di decidere cosa fare. Così, alcune squadre hanno giocato otto partite, altre sette, alcune cinque, qualcuna tre e altre non hanno mai giocato. Abbiamo assistito a decisioni della giustizia sportiva che comminavano ad alcune società penalità da scontare nel campionato successivo relativamente ad irregolarità che avevano alterato i risultati dei campionati passati e ad iscrizioni ai campionati avvenute negli ultimi secondi dell’ultimo giorno valido, con enormi incertezze sulle fideiussioni prestate e sulle situazioni finanziarie del tutto precarie di queste società. Naturalmente, come ampiamente previsto e annunciato, sono già emerse le prime difficoltà delle stesse società nel pagare gli stipendi e i tesserati delle stesse hanno già manifestato l’intenzione della messa in mora. Ancora non basta?".