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Pres. Racing: "Matera doveva già esser retrocesso"

Pres. Racing: "Matera doveva già esser retrocesso"TUTTO mercato WEB
lunedì 23 luglio 2018, 21:422018
di Luca Bargellini
fonte TuttoC.com

Antonio Pezone potrebbe tornare in Serie C. Dopo le stagioni con il Racing Roma e il Racing Fondi, stavolta è il turno del Racing Aprilia. Per rientrare tra i professionisti il patron laziale chiede la retrocessione a tavolino del Matera che, di conseguenza, permetterebbe la riammissione del Racing. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva Pezone per capirne di più.

Presidente, cosa succede?
"Quello che sostenevo da tempo. Purtroppo in Serie C ci sono squadre che vengono elogiate e portate avanti nonostante le loro irregolarità continue e continuative. Il Matera non ha pagato calciatori e altre somme dovute a diversi tesserati. E non sono io a dirlo ma le carte: quest'oggi anche l'Assocalciatori ha pubblicato un comunicato in merito. Insomma, ci sono pochi dubbi sulla vicenda. E per questo ci siamo mossi in queste settimane: siamo stati in silenzio a lungo per presentare il ricorso, adesso possiamo parlarne. A rappresentarci in tribunale sarà l'avvocato Cesare Di Cintio, una garanzia: nel recente passato ci ha già dato soddisfazioni (il riferimento è a un ricorso relativo al campionato Berretti poi vinto NdR) e sono convintissimo che raggiungerà il risultato sperato anche questa volta".

L'idea, quindi, è di un Matera alle spalle del Racing nella classifica finale del Girone C 2017/18.
"Io sul campo ho perso un playout con la Paganese. Peccato che non avrei proprio dovuto giocarlo, c'erano irregolarità palesi che avrebbero dovuto portare alla retrocessione del Matera. E invece in D ci siam finiti noi".

Il Racing, insomma, vuole la C.
"Prima di tutto vogliamo chiarezza. Io, da retrocesso, ho pagato tutti gli stipendi e i contributi fino a giugno. Poi ti ritrovi in C gente che non paga stipendi da ottobre. Io non ho mai fatto il passo più lungo della gamba e le promesse le ho sempre mantenute. Il dottore non mi ha ordinato di fare calcio ma in uno sport ci sono delle regole e bisogna rispettarle. Non è possibile continuare così. Senza contare che io ho presentato una fideiussione vera, sottoscritta con una banca importante e poi ti ritrovi club che hanno polizze di assicurazioni sconosciute. A questo punto uniformiamoci, così anche io presenterò fideiussioni problematiche e non avrò problemi. La realtà, per tornare al discorso iniziale, è semplice: la gente che non paga non deve fare calcio".

Ha sentito il presidente della Lega Pro, Gravina?
"Giusto questo pomeriggio: siamo in ottimo rapporti, gli ho spiegato che non ce l'ho affatto con lui ma con il sistema. Mi ha garantito che mi appoggerà in quanto dalla parte dei club trasparenti e leali. Quindi non c’è che da sperare in bene".

Tra ricorsi e ripescaggi vari, quando si saprà qualcosa sul vostro ricorso?
"Credo bisognerà aspettare almeno fine mese per avere qualche notizia".

Se non vincerete il ricorso farete come la Vibonese, che si è vista riconoscere la C a campionato finito?
"Anche noi seguiremo l'esempio dei calabresi: adiremo le vie legali. Anche perché, come il club di Vibo Valentia, ci meritiamo un posto in Lega Pro"