Serie C, al via la corsa al ripescaggio
Sono state ufficialmente determinate ieri le squadre che non prenderanno parte al campionato di Serie C 2017-2018: escluse, come da comunicato FIGC, Como, Latina, Maceratese, Mantova e Messina. Cinque, quindi, i posti vacanti da riempire tramite riammissione o ripescaggio.
Partendo dal fatto che solo il Lumezzane può essere riammesso dopo la retrocessione in Serie D a termine della stagione scorsa, sfruttando i meriti sportivi e la lunga militanza tra i pro, vediamo adesso i criteri della domanda di ripescaggio, che differisce dalla riammissione sostanzialmente solo per i costi: essere riammessi, infatti evita di pagare la tassa a fondo perduto di 300mila euro.
E' infatti questa la cifra che i club intenzionati a far domanda di ripescaggio dovranno sborsare entro le 13:00 del 28 luglio alla FIGC, allegando con essa - ovviamente dopo aver dimostrato di essere in possesso dei requisiti di ammissibilità al campionato, previsti dal Sistema delle Licenze Nazionali - specifica documentazione indicata nei regolamenti federali.
Non solo, alla Lega dovrà poi essere presentata la domanda di ammissione al campionato unitamente alla tassa di iscrizione allo stesso e alle varie e valide fidejussioni, oltre poi alla dichiarazione di espressa accettazione della normativa relativa alla diversa e minore ripartizione dei proventi da parte della Lega Nazionale Professionisti Serie B in caso di promozione in Cadetteria.
Esborso quindi esoso, che non tutte le società potranno permettersi, anche se pare certa la richiesta che effettuerà la Triestina (praticamente anche certa della validità e dell'accettazione della documentazione) e con lei quella del Rende, mentre sono ancora in fase di valutazione Rieti, Varese e Vis Pesaro.