Taranto, il club rinuncia all'iscrizione
Finisce tristemente la storia dell'As Taranto, che ieri ha comunicato di non volersi iscrivere al prossimo campionato di Prima Divisione. Un epilogo che era nell'aria, dopo le conclamate difficoltà economiche che avevano ridotto il club sul lastrico e l'impossibilità per il patron Enzo D'Addario di far fronte da solo all'enorme massa debitoria. Una fine ancora più beffarda, dopo la voce incontrollata, e poi rivelatasi infondata, che aveva addirittura attribuito al Tar del Lazio l'accoglimento del ricorso presentato dall'associazione Taranto Futura che chiedeva la restituzione alla squadra di Dionigi dei punti di penalizzazione incassati quest'anno (e la promozione di fatto in B). Uno scherzo, forse.
Ma certamente di pessimo gusto ed ingeneroso verso una tifoseria appassionata ma, mai come in questo periodo, sofferente. Per i rossoblù si tratta della seconda caduta verticale in 19 anni: al termine del campionato 1992-93 (serie B, era la squadra di mister Vitali e del presidente Donato Carelli, per una terribile coincidenza scomparso proprio poche settimane fa), infatti, il Taranto FC fu radiato (sul campo c'era stata anche la retrocessione) ed una nuova società, l'As Taranto, ripartì dal Campionato Nazionale Dilettanti.