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Vicenza, un patrimonio da difendere dai soliti improbabili compratori

Vicenza, un patrimonio da difendere dai soliti improbabili compratoriTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
mercoledì 7 febbraio 2018, 09:152018
di Tommaso Maschio

Da qui a metà marzo, quando presumibilmente ci sarà la prima asta fallimentare per decidere il futuro del Vicenza, leggeremo e sentiremo tantissime voci sui possibili acquirenti del club berico e bisognerà tenere alta l'attenzione affinché non si finisca dalla padella alla brace, ovvero nelle mani di qualche millantatore che promette mari e monti per poi traghettare il club da un fallimento all'altro. Del resto i primi nomi che stanno spuntando attorno ai biancorossi non sono dei più affidabili: Umberto Calabrò e il duo francese Raphael Clairin e Brice Desjardins a Vicenza sono già conosciuti per aver provato ad acquistare il club dalla Vi. Fin. prima che passasse nella mani di Fabio Sanfilippo con le conseguenze che tutti conosciamo. Il primo ha addirittura annunciato il proprio staff che vede Stefano Tacconi, già imbarcato da Aldo Taddeo nell'avventura rovinosa al Modena, ma in passato non ha mai dato seguito alle parole con fatti concreti (pur promettendo di avere 2 milioni di euro a disposizione da investire nel club) tanto che alla fine gli ex proprietari finirono per cedere al succitato Sanfilippo. Gli ultimi rumors parlano di un interessamento di Paul Baccaglini, altro nome che non fa dormire sonni tranquilli visto quanto accaduto a Palermo dove dopo proclami, conferenze stampa, tatuaggi e la carica di presidente è sparito non mantenendo i patti, leggasi mancanza di copertura finanziaria per la cessione del pacchetto azionario, con Maurizio Zamparini che è rimasto controvoglia patron del sodalizio rosanero.

Nomi che certo non trasmettono sicurezza a una piazza che ha saputo reagire alle avversità e aiutare con l'affetto e fatti concreti (basti vedere la cifra raccolta dall'operazione Cuore Biancorosso) e che al futuro proprietario chiede serietà, pulizia, progettualità e disponibilità economica reale e non legata a dubbie garanzie bancarie. Una società gloriosa come il Vicenza, dotata di un ottimo bacino d'utenza e di un grande affetto da parte della piazza e in più ripulita dai debiti può infatti rappresentare un'occasione ghiotta per molti personaggi più o meno seri, se non per veri e propri masnadieri pronti a farsi pubblicità sulle spalle dei biancorossi. Per questo sarà fondamentale l'opera di vigilanza da parte di chi dovrà vagliare le offerte che arriveranno sul tavolo del Tribunale, con una selezione molto rigida, sia da parte dei tifosi che già nel recente passato hanno mostrato di saper come difendere la propria squadra e salvaguardare l'onore della città.