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Virtus Entella, Diaw: "Puntiamo alla B, non ci nascondiamo"

Virtus Entella, Diaw: "Puntiamo alla B, non ci nascondiamo"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Sanguinetti
sabato 24 novembre 2018, 22:152018
di Luca Bargellini

Vince e convince l'Entella, che dopo il lungo stop per le note vicende giudiziarie - seguito alla disputa della 1^ giornata contro il Gozzano -, ha ripreso il proprio cammino, ottenendo il massimo di quanto possibile: 18 punti su sei gare giocate. Solo vittorie. Uno stato di grazia che sta indubbiamente premiando la formazione di mister Boscaglia, adattatasi alla nuova realtà della categoria. Di questo, ai microfoni di TuttoC.com, ne parla l'attaccante Davide Diaw.

La peggio estate di sempre. Ma un lato positivo forse c'è: slittando il campionato hai avuto maggior tempo per recuperare dal tuo infortunio.
"Si, da un lato possiamo vederla così, alla fine lo stop mi è servito per recuperare, ma sarebbe stato meglio non aver vissuto una situazione come quella che ci è capitata, l'abbiamo davvero vissuta male: eravamo fermi, non sapevamo in che campionato avremmo giocato e quando, non potevamo organizzare amichevoli perché le altre squadre giocavano, non sapevamo nulla. Però come gruppo ci siamo uniti, e siamo cresciuti tanto".

La rabbia che avete giustamente covato in questi mesi siete però riusciti a trasformarla in giusta energia. Entella strabiliante.
"Esatto. L'attesa ci ha creato rabbia, ma questo sentimento abbiamo saputo metterlo in campo nel modo giusto: merito di ciò, in primis, va allo staff che ha sempre toccato le corde giuste, poi a noi giocatori, che abbiamo dato il nostro meglio. Dobbiamo continuare così, anche se adesso ci attende un tour de force e non sarà sempre facile mantenere certi ritmi, ma siamo sicuri di noi stesse e delle nostre potenzialità. Chiaramente il campo poi è il giudice supremo, vedremo il verdetto che darà, ma noi ci siamo".

Obiettivo dichiarato, quindi, quella Serie B che vi hanno scippato in ogni modo possibile?
"Si, e non ci nascondiamo. Poi, come ho detto prima, sarà il campo a dire se siamo bravi. Di sicuro la nostra attenzione non calerà, il fatto di aver vinto sei gare non vuol dire avere un pezzo di campionato in tasca, il torneo è ancora molto lungo, anzi, lunghissimo, e noi dobbiamo solo ragionare di gara in gara, senza guardare troppo agli altri o alla classifica. Pensiamo a fare il nostro, poi verso marzo, o anche aprile, tireremo le prime somme".

Una categoria sconosciuta per tanti di voi, tu compreso, la Serie C. Come è stato l'impatto con questa nuova realtà?
"Credo che siamo calati tutti alla grande con questa categoria, sì diversa dalla Serie B ma comunque molto difficile. Chi l'aveva già fatta ha aiutato gli altri, e subito abbiamo capito che tante gare si giocano principalmente sull'aspetto fisico: non solo, contro di noi, come contro quelle che puntano ai vertici, gli avversari tendono a chiudersi, ti aspettano per poi ripartire. Dobbiamo essere bravi noi a non dare riferimenti e a scardinare i punti degli avversari".

Domenica la Robur, una formazione che ha vissuto una situazione simile alla vostra, faticando di più a uscirne. Che match sarà?
"E' vero, la Robur non è partita al top, ma è una squadra molto forte, basta vedere la rosa che ha: ho anche visto alcune loro gare, giocano a calcio, e di conseguenza sarà una gara tosta. Giocheremo per altro su un campo in erba, e questo può agevolare loro, ma noi non dobbiamo crearci alibi".