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Gaburro, Gozzano: "La Serie C come una festa di paese"

ESCLUSIVA TMW - Gaburro, Gozzano: "La Serie C come una festa di paese"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
martedì 8 maggio 2018, 12:342018
di Luca Bargellini

C'era letteralmente tutta Gozzano domenica allo stadio "Alfredo D'Albertas" per la gara fra i padroni di casa di mister Marco Gaburro e l'Arconatese che avrebbe potuto sancire la storica promozione in Serie C del club rossoblu. Il destino, però, ha voluto far soffrire fino in fondo la tifoseria di Gozzano: di fronte alla sconfitta della propria squadra è stato necessario il "regalo" arrivato dalla Folgore Caratese che, pareggiano con il Como, ha comunque dato il via ai festeggiamenti. "E' stato un brivido bello grosso - ammette il tecnico del Gozzano Gaburro in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com -, ma non voglio che tutto il nostro lavoro a quella partita. La mia squadra è stata in testa alla classifica del girone per 36 delle 38 giornate di campionato e per questo credo che la vittoria, alla fine, sia stata meritata".

Il Como è stato un avversario duro fino alla fine.
"Assolutamente sì, ma nelle occasioni che hanno avuto durante l'anno per superarci non ci sono mai riusciti. Merito del gruppo di ragazzi che ho avuto modo di allenare".

Un successo, il vostro, che ha fatto gridare molti alla favola in pieno stile Cenerentola...
"In realtà la nostra volontà, fin dall'inizio, è sempre stata quella di vivere una stagione da protagonisti e per questo la società ha costruiti un collettivo con una rosa molto profonda e con elementi di qualità. Quando poi si è riaperto il mercato la proprietà è stata molto brava a rispondere alle nostre necessità con innesti di qualità".

Quali sono i punti di forza del suo Gozzano?
"La qualità dei singoli inseriti nel contesto di un gruppo che ha saputo proporre un ottimo calcio nelle trame del centrocampo, solidità difensiva e capacità realizzative. E' stato l'insieme a portarci a questo risultato".

C'è stato un momento in cui ha capito che la Serie C sarebbe potuta essere davvero alla vostra portata?
"Lo scontro diretto del 15 aprile a Como. Ci siamo prentati in casa loro con due punti di vantaggio e con 4mila persone sugli spalti. Uscirne indenni, anche se con qualche piccolo rammarico per la mancata vittoria, mi ha dato e ci ha dato la consapevolezza che potevamo davvero farcela".

Adesso si può iniziare a pensare alla prossima stagione. Che Gozzano sarà quello che vedremo in C?
"L'ultima volta che ho vissuto da protagonista i campi della C è stato una decina di anni fa e per me è difficile cercare di fare un paragone per immaginarmi la prossima stagione. Anche con la società non abbiamo ancora affrontato alcun tipo di discorso perché prima vogliamo affrontare la Poule Scudetto nel miglior modo possibile".

In chiusura mister.. Come avete festeggiato questo traguardo storico?
"In maniera semplice, assieme alla nostra gente che era presente allo stadio. Dopo abbiamo continuato a gioire in paese in una festa che ha rinsaldato ancora di più il rapporto fra la squadra e il suo popolo".

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