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Venezia, Marcheggiani diventa ds: "Un sogno realizzato"

ESCLUSIVA TMW - Venezia, Marcheggiani diventa ds: "Un sogno realizzato"TUTTO mercato WEB
venerdì 4 dicembre 2015, 10:532015
di Alessio Alaimo

Anni di gavetta al fianco di Giorgio Perinetti e Daniele Faggiano, il primo vero contratto al Palermo nel 2012 sotto l'occhio attento di Luca Cattani e una crescita professionale avvenuta nel tempo tra i consigli del suo mentore. Giampaolo Marcheggiani, collaboratore di Giorgio Perinetti al Venezia, è ufficialmente direttore sportivo. "È il coronamento di un percorso dopo anni di lavoro e formazione, da collaboratore alla gestione sportiva e allenatore Uefa B e adesso a ventotto anni direttore sportivo, ma la strada è ancora lunga. Se non sei calciatore, devi fare la gavetta corso per corso, patentino patentino. Fino al risultato", dice Marcheggiani a TuttoMercatoWeb

In questi anni ha avuto un riferimento importante, Giorgio Perinetti.
"Nella mia tesi di Coverciano ho parlato della crescita della gestione e del ruolo del direttore sportivo, mi auguro che tutti i ragazzi come me possano avere al fianco una persona che li aiuti a crescere. Il primo passo è stato aver conosciuto Daniele Faggiano che mi ha portato alla conoscenza di Perinetti"

Al fianco di Perinetti e Faggiano a Siena. Ma, se le dico estate 2012?
"Ricordo una stanza dell'Atahotel Executive, il mio primo contratto, per il Palermo. Tutto avvenuto in presenza di Luca Cattani, che in rosanero mi ha aiutato mandandomi in giro per i campi, a vedere partite. Nel 2012 il primo passo, lì ho iniziato a sentirmi parte di un progetto, di una società. Ero all'interno di un gruppo, di uno staff".

I suoi punti di riferimento, Perinetti a parte?
"Perinetti il maestro, ma mi sono confrontato anche con Faggiano, Baccin e Cattani che è stato il primo a mandarmi in giro per gli stadi e questo, ovviamente, è stato molto importante".

Ora il Venezia. Avete un compito importante, tornare tra i professionisti.
"Un'esperienza nuova, in una società che fa la D ma vive come se fosse tra i professionisti. Ho la fortuna di vivere il posto, la società. Tutti i giorni cerchiamo di risalire, per tornare dove il Venezia merita. La D è difficile, vince una squadra sola e tutti aspettano il Venezia".

Dove si vede tra dieci anni?
"A diciotto anni ho detto 'se sono fortunato, nella vita vivrò di calcio'. Il sogno, oggi, è quello di diventare direttore sportivo in una società. Quando sarò pronto".

© Riproduzione riservata