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Nocerina, l'ex ds Di Bari: "Sono pronto a vivere la Lega Pro"

Nocerina, l'ex ds Di Bari: "Sono pronto a vivere la Lega Pro"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com
sabato 27 maggio 2017, 14:082017
di Luca Esposito

Dopo la stagione trascorsa come direttore sportivo della Nocerina in Serie D (vittoria dei play-off a spese del Trastevere Calcio), Riccardo Di Bari spera in una nuova sfida tra i professionisti. Di Bari conosce da lunghi anni la Lega Pro (che dal 2017-2018 si chiamerà Serie C), avendo collaborato, tra le altre, con Pro Patria, Foggia, Andria, Martina, Melfi, auspica quindi di tornare in terza serie nella prossima annata calcistica, del resto ha dimostrato in carriera di sapersi muovere, sia quando è stato incaricato di creare organici con età media giovane, come a Melfi, sia quando ha potuto prendere calciatori esperti. Finita la stagione di Serie D, Di Bari ha deciso di andare a seguire i play-off e i play-out sui campi: intervistato da TuttoLegaPro.com, ha parlato a proposito degli spareggi partendo da quello che vede il Melfi (sua vecchia società) in lotta con l’Akragas per cercare di non retrocedere.

“Credo che il Melfi sia stato sempre un fiore all’occhiello per tutta la Lega Pro: ha una milizia in queste categorie che poche società si sono potute permettere. I dirigenti melfitani sono stati sempre persone serie in questo ambito e, oggi come oggi, di persone serie nel calcio se ne trovano poche. Il Melfi mi ha un po’ sbalordito quando ha cambiato progetto: dopo un progetto giovani come aveva lavorato prima, è passato a schierare giocatori di esperienza, quindi non ha più aderito al minutaggio. Ho visto la partita Melfi-Akragas dal vivo e credo che i lucani avrebbero meritato di vincere almeno con un gol di scarto, invece hanno finito sullo 0-0. Avevo visto già l’Akragas in precedenza a Monopoli e mi aveva fatto più impressione in quell’occasione rispetto a quando ha affrontato il Melfi, perché contro il Melfi ha badato a difendersi, a Monopoli ha attaccato di più”.

Akragas-Melfi, la partita di ritorno, sarà una sfida aperta?

“Sì, credo sarà aperta a qualsiasi risultato”.

Le dodici sconfitte consecutive hanno pesato sull’andamento del Melfi nel campionato regolare?
“Certo. Sono tante, ed è chiaro che bastava qualche sconfitta in meno e si sarebbe potuto evitare anche di giocare i play-out. È stato un campionato quasi sempre difficile per il Melfi, ma ci sono anche altre squadre che si stanno giocando la salvezza. Ad esempio, il Catanzaro secondo me avrebbe dovuto disputare un campionato di vertice, invece la realtà è diversa”.

Invece come vede la sfida Vibonese-Catanzaro?

“Anche quella è una sfida aperta. Il Catanzaro ha un piccolo vantaggio perché ha vinto la gara d’andata in casa, era una partita difficilissima perché la Vibonese era stata la più in forma nel finale di campionato, e il Catanzaro avendo vinto la partita di andata ha una percentuale in più di potersi salvare. Però resta aperta a qualsiasi risultato”.

Avrebbe immaginato che la Juve Stabia, per come ha giocato ultimamente, non sarebbe riuscita a essere promossa in Serie B?

“Dico che i play-off sono partite in cui non sempre riesce a qualificarsi la squadra che gioca meglio. Alle volte basta un episodio, o qualcosa che non ti va bene, e potresti essere eliminato. So che ha offerto un’ottima prestazione la Juve Stabia contro la Reggiana, ma è uscita. Alle volte però si qualifica la squadra che rischia di meno o quella che ha un pizzico di fortuna in più, ma arriva meglio la compagine che sta meglio sotto l’aspetto psicologico”.

Le sorprese sono Cosenza e Lucchese?

“Sì, per quello che ho letto è così. Comunque ho visto Matera-Cosenza allo stadio e mi ha fatto un’ottima impressione il Cosenza, anche se ha avuto più fortuna. La qualificazione il Cosenza la deve al suo portiere, Perina, che ha parato di tutto. Lo conosco perché l’ho avuto anche a Melfi, e credo che sia pronto per fare il salto di qualità. Potrebbe ambire tranquillamente alla B, Perina l’ha dimostrato con i fatti”.

Tra Alessandria e Lecce chi la spunterà?

“Personalmente vedo poco di buon occhio questo genere di accoppiamenti, mi riferisco al meccanismo dei sorteggi. Per come la vedo io, la seconda di un girone avrebbe dovuto incontrare qualche squadra che si fosse piazzata più in basso in un altro girone. Invece si trovano di fronte già ai quarti due squadre che hanno concluso il campionato regolare al secondo posto, perché Lecce e Alessandria si fronteggeranno tra loro, e una delle due dovrà uscire ai quarti. Quindi, avrei preferito che si incrociassero più avanti, oppure con altre compagini. I play-off fatti in questo modo sono belli da vivere, ma il criterio del sorteggio lo rivedrei”.

Conta anche l’aspetto atletico?

“Sì, soprattutto l’aspetto psicofisico e le motivazioni. A Matera, ad esempio, ho visto il Cosenza più in palla degli avversari: è arrivato forse meglio all’appuntamento, e difatti ho visto qualche giocatore del Matera in condizione non eccellente, forse una condizione più da fine campionato, in cui la squadra aveva speso troppo e aveva meno energie”.

Dopo Venezia, Foggia e Cremonese quale squadra potrà raggiungere la B?

“Sarà eliminata una tra Lecce e Alessandria, questo è sicuro, ma la squadra che avrà la meglio tra queste due, e anche il Parma, potranno giocarsela. Sono le squadre che hanno più qualità”.