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Parma, da zero a quarantasette. In mezzo, l'entusiasmo ritrovato di una città

Parma, da zero a quarantasette. In mezzo, l'entusiasmo ritrovato di una cittàTUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Padovani
venerdì 25 dicembre 2015, 22:152015
di Simone Lorini

Con fatica, ritardo, tra tante preoccupazioni, ma con un coinvolgente entusiasmo che ha infettato un intera città, il Parma è ripartito. Da zero, perché questo ha lasciato il fallimento dell'ultimo club a vincere una Coppa UEFA tra le squadre italiane: giovani scippati, proprietà del club pignorate, coppe all'asta e persino il glorioso nome del club, tolto ai tifosi dal tribunale per essere venduto in futuro. Ma la rinascita arriva da una idea dell'ex socio di minoranza Marco Ferrari: al suo fianco, sei imprenditori parmigiani, con l'altisonante nome di Guido Barilla a rendere il tutto più appetibile e interessante. I tifosi non hanno dubbi e sposano questo nuovo progetto: oltre diecimila abbonamenti, merito anche del rientro in società di bandiere del passato quali Gigi Apolloni, Andrea Galassi, Lorenzo Minotti, Simone Barone, Stefano Morrone e soprattutto Nevio Scala. Si riparte, dalla Serie D sì, ma con tanto entusiasmo: la squadra, costruita nel giro di poche settimane ma col grande vantaggio del nome e dell'ambizione che la Parma calcistica inevitabilmente porta con sè, lo ripaga immediatamente.

Vittorie in serie, ogni tanto qualche pari sui campi più ostici e contro le formazioni più rinunciatarie e felici di difendere la propria porta per tutti novanta minuti. Ma il vantaggio cresce (47 punti in 19 gare e +7 sulla seconda) e l'entusiasmo non cala: la Serie D presto sarà un ricordo, poi il nuovo Parma Calcio 1913 dovrà dare ancora prova della bontà delle proprie intenzioni, una volto tornato tra i professionisti. La spinta della gente, non mancherà davvero.