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Taranto, gli ultras contestano e Zelatore offre il club ad 1 euro

Taranto, gli ultras contestano e Zelatore offre il club ad 1 euroTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 27 luglio 2017, 13:352017
di Stefano Sica

Forse solo una provocazione per reagire alle contestazioni o magari una reale volontà di disimpegnarsi: da ieri il Taranto è in vendita al costo simbolico di un euro. Questa la comunicazione diffusa dal club jonico attraverso una nota ufficiale nelle quale si spiega che "gli eventuali soggetti interessati a rilevare il 90% delle quote societarie, dovranno contattare i soci Zelatore e Bongiovanni entro e non oltre le ore 13.00 del 6 agosto 2017". "Elisabetta Zelatore ed Antonio Bongiovanni - continua la nota - preso atto del perdurare del clima di mancanza di fiducia nei loro confronti da parte di alcune variegate espressioni dei tifosi tarantini, ritenendo avviato positivamente il percorso di normalità per garantire la prosecuzione del calcio a Taranto scongiurando in tal modo e, responsabilmente, il pericolo di stagioni estive connotate calcisticamente da precarietà e crisi societarie annuali, ricorrenti fino al luglio 2015, comunicano che è loro intendimento disimpegnarsi dalla gestione del Taranto FC 1927 srl qualora si proponesse un soggetto interessato credibile, in grado di presentare reali e certe garanzie morali e di solvibilità economica a mezzo di fideiussione bancaria".
Qualche ora prima, gli ultras della Curva Nord avevano diffuso un comunicato nel quale si rendeva nota la volontà di disertare le gare interne dei rossoblù fino a quando "il duo Bongiovanni-Zelatore sarà a capo dell'attuale società. La nostra maglia e la nostra storia meritano rispetto. L'amaro finale lo conosciamo: figure imbarazzanti in ogni partita e maglia disonorata in ogni dove. Nessuna parola o comunicato di scuse ai tifosi e alla città. Per non parlare del recente e solito spettacolo da circo durante le conferenze stampa dove le colpe della retrocessione sono state addirittura attribuite ai presunti giocatori "Schettino" a cospetto degli "eroi" appena arrivati. Siamo davvero stanchi di tutte queste pagliacciate.

Avevamo avuto sempre le nostre perplessità dinanzi a tanto dilettantismo gestionale, ma per amore di questi colori e con la speranza del raggiungimento dell'obiettivo minimo della salvezza, siamo stati fin troppo pazienti anche quando le situazioni non lo permettevano. Abbiamo evitato, finché si è potuto, ogni tipo di contestazione. Non volevamo rompere subito questo "giocattolo", speranzosi che prima o poi qualcosa sarebbe cambiato per il raggiungimento di una tranquilla salvezza che di certo era alla nostra portata. Anche questa volta purtroppo non ci sbagliavamo".
Un braccio di ferro infinito quello messo in atto tra la proprietà e il tifo rossoblù. Iniziato non molto tempo dopo l'aggressione maturata nel post Messina ai danni di Altobello, Maurantonio e Stendardo, e culminato con la contestazione esplosa nel corso del recupero con la Paganese, quando oramai il duo Zelatore-Bongiovanni aveva deciso di non presenziare più alle partite interne del Taranto. Ieri l'ennesimo capitolo di questa sfida, con un epilogo tutto da decifrare.