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Vecchi: “Reggio Audace raccoglierà l'eredità della Reggiana”

Vecchi: “Reggio Audace raccoglierà l'eredità della Reggiana”TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 2 agosto 2018, 19:392018
di Tommaso Maschio

Sarà la Reggio Audace FC, società nata dalla fusione delle cordate guidate da Baldini (al 60%) e Romano (al 40%) e con presidente Luca Quintavalli, a raccogliere l'eredità della fallita Reggiana. Lo ha annunciato nella giornata di ieri il sindaco della città Luca Vecchi in conferenza stampa: “Le due proposte pervenute sono state esaminate dal comitato dei quattro saggi sulla base dei criteri stabiliti dal bando. Un progetto è pervenuto dalla società Pt Group Management di Carmine Palumbo, con sede legale a Benevento. La seconda proposta, della società Reggio Audace Fc Srl con sede legale a Reggio Emilia. La commissione ha valutato attentamente ogni aspetto del progetto, che consente di partire da un campionato dilettanti con una solidità economica adeguata con una prospettiva ragionevolmente triennale. Non solo un progetto economico, ma anche sportivo centrato sui settori giovanili e sulla volontà di connettere anche attraverso collaborazioni locali una società femminile, sulla volontà di giocare in uno stadio della città e sulla volontà di curare l’intero rapporto con la città.

Per questi motivi, la commissione ha ritenuto di riassegnare il titolo sportivo alla Reggio Audace. - continua Vecchi come riporta Reggionline.it - Ritengo si sia fatto un miracolo, il Modena ha avuto quasi 8 mesi per ricostruire, il Cesena circa 2, mentre noi ci siamo dovuti inventare in una settimana una nuova società e un nuovo progetto sportivo. Credo che a questo punto l’obiettivo sia l’iscrizione alla serie D che è di competenza della federazione. Piazza? Voglio pensare e sperare che i campi di via Agosti e la sede vengano al più presto lasciati liberi per essere messi a disposizione della nuova società. Questi due anni hanno portato passione e risultati, ma hanno prodotto anche una serie di guasti significativi, hanno bruciato rapporti col territorio, facendo di fatto allontanare imprenditori reggiani”.