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tmw / spezia / Interviste
Gyasi e lo Spezia: «Lavoriamo per il secondo miracolo»TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
mercoledì 10 febbraio 2021, 10:50Interviste
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Gyasi e lo Spezia: «Lavoriamo per il secondo miracolo»

Dopo il gol al Sassuolo, l'11 Aquilotto si è raccontato a La Gazzetta dello Sport.

Lo stakanovista di Vincenzo Italiano. Emmanuel Gyasi, che finora ha giocato tutte le partite, sabato a Reggio Emilia ha bissato la rete di Cagliari con una zampata da tre punti. Un campionato più che positivo, quindi, per l'attaccante ghanese, che, tra l'amore per Carolina, la stima per Cristiano Ronaldo e il pranzo offerto dal suocero, dirigente del Sassuolo, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport

Due reti all'attivo per Gyasi, messe a segno contro Cagliari e Sassuolo, due squadre care alla fidanzata Carolina: «Mi viene da sorridere. Il pranzo a base di pesce, dal risotto al branzino, domenica a Lerici, lo ha offerto il papà di Carolina. Ve lo assicuro: non se l'è presa. Abbiamo riso e scherzato» - ha rivelato l'attaccante Aquilotto. 

Lasciando lo splendido lido di Lerici per tornare al campo, Gyasi ha ricoperto un pò tutte le posizioni dell'attacco e dal prato verde non esce quasi mai, merito anche di Vincenzo Italiano: «Italiano? Fondamentale. Ti aiuta, ti insegna ed è pure simpatico. Ho fatto tutti i ruoli in attacco, ma mi definirei un esterno offensivo, destro».

Quello con lo Spezia è un amore nato nella stagione 2018/19 e che quest'anno ha nella salvezza un sogno e un obiettivo: «Arrivai allo Spezia con Ricci e Fusco. Ma la svolta l'ha data Pasquale Marino che mi ha voluto tenere - racconta Gyasi - poi Angelozzi e Italiano hanno fatto il resto. Lavoriamo per il secondo miracolo dopo quello dello scorso anno con la promozione. Sputiamo sangue, come diceva Dan Peterson. C'è organizzazione, siamo un gruppo, io sono molto legato a Giulio Maggiore».

La chiosa è sull'idolo calcistico, Cristiano Ronaldo: «Sono sempre stato un suo fan, infatti tifavo Real Madrid. Quando ci gioco al ritorno gli chiedo un'altra maglietta (ne ha già due ndr)».