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Apertura stadi: Malagò, Vezzali e Gravina sulla stessa linea d'ondaTUTTO mercato WEB
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
venerdì 16 aprile 2021, 09:30Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Apertura stadi: Malagò, Vezzali e Gravina sulla stessa linea d'onda

"Prova all'Europeo e con una capienza del 10-15% nelle ultime giornate di A" ha ipotizzato il virologo Matteo Bassetti.

L'emergenza coronavirus nel nostro paese non accetta a placarsi, ma negli ultimi tempi la luce in fondo al tunnel sembra diventar via via più luminosa. Così, mentre l'Olimpico si prepara a riaccogliere il pubblico l'11 giugno, i vertici dello sport italiano hanno sottolineato l'importanza di riportare gli spettatori negli impianti e nei palazzetti di tutto il paese. A proposito nella giornata di ieri sono arrivate le dichiarazioni di Valentina Vezzali, Giovanni Malagò e Gabriele Gravina, tutte volte a riaccendere le speranze degli appassionati per i tempi che verranno.

«L’apertura ai tifosi dell’Europeo di calcio vuole essere un segnale che non si limita a questo mondo, ma a tutto lo sport. C’è tanta voglia di rialzarsi in piedi. Fino ad aprile non se ne parla, ma maggio sarà il momento di importanti novità. Ci stiamo lavorando, per ora non posso dire di più» ha dichiarato la Vezzali. Pensiero condiviso dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò: «Oggi ci sono stati dei segnali, credo sia unanime il grido di dolore della pallavolo e di altri sport indoor che sono in situazioni analoghe. Faccio un gran tifo per chiudere la partita e dare il via libera alle riaperture con il pubblico. L’apertura del calcio è un’apertura di speranza e fa da traino per tutti gli altri sport che, a questo punto, legittimamente e doverosamente non vogliono avere trattamenti diversi».

Un pensiero che, quindi, parte dal calcio e ritorna al calcio. Gabriele Gravina in conferenza stampa, subito dopo aver incontrato il sottosegretario con delega allo Sport, ha sottolineato come tra le ipotesi al vaglio ci sia anche quella di aprire lo stadio per la finale di Coppa Italia: «L’incontro è andato bene, propositivo e costruttivo - ha detto il Presidente della FIGC - Un confronto molto utile con grande analisi del momento, per tutto lo sport, non solo per il calcio. La riapertura generale è la cosa più importante, il problema degli stadi della Serie A è legato a quello. È impensabile auspicare l’apertura isolata di un settore a discapito di altri. Ora si è aperta la speranza e spero che ci possa essere una riapertura generalizzata. Le decisioni spettano al governo, ci sono buone possibilità anche prima dell’Europeo. La finale di Coppa Italia è una delle ipotesi, insieme ad altri eventi prima di giugno. Quello che è emerso in maniera chiara è che il nostro Paese ha voglia di ricominciare, la data dell’11 giugno ha dato speranza a tutti».

Questa è la parte sportiva. Ma, nella giornata di ieri, è arrivata una voce anche da quella scientifica. Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, ha raccontato il suo pensiero a La Gazzetta dello Sport: «Non potremmo certo pensare di mettere in uno stadio 80mila persone ma se ne abbiamo 8mila si può stare tranquillamente distanziati l’uno dall’altro. Qual è il rischio? L’ingresso e l’uscita sono regolamentabili. Il biglietto è acquistabile online, si tratta di scaglionare gli accessi, dicendo per esempio che chi ha il posto nel settore 1 arriva alle 13.30 oppure non entra, come si fa per la vaccinazione: se arrivi alle 13.40 non si fa, sennò si crea un assembramento - ha poi continuato - Intanto diciamo che non possiamo arrivare alle partite dell’Europeo senza “prove”: aprire a una capienza del 10-15%, per le ultime due partite di A, può essere un segnale. Parliamo della metà di maggio, c’è il modo di organizzarsi per il ritorno di una pseudo normalità e per poter quindi pensare al prossimo campionato, che dovrà avere necessariamente il pubblico».

Il primo passo è stato segnato. Ora bisognerà veder se il paziente Italia avrà la forza di compiere l'altro e riaprire al pubblico tutti gli sport, sempre con le dovute precauzioni. I tifosi comunque sono tornati a sognare. La sperenza è che il paese tutto possa tornare a farlo insieme a loro.