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Genoa, 32 punti e salvezza con due giornate di anticipo: tutti i numeri dello Zio Balla
Davide Ballardini ha centrato, ancora una volta, l’obiettivo. Dopo il successo di Bologna il Genoa ha festeggiato la salvezza con due giornate di anticipo. Una scalata importante quella dei rossoblu che dal penultimo posto hanno risalito la china fino a raggiungere l'obiettivo. Un risultato frutto del lavoro del tecnico ravennate e del suo staff, sempre rimarcato nelle sue dichiarazioni con l’utilizzo del plurale e mai del singolare. Questo a sottolineare l’importanza dei suoi collaboratori, a partire dal suo vice Carlo Regno, al preparatore atletico Stefano Melandri passando per Roberto Murgita, Alessandro Pilati, Filippo Gatto, Alessio Scarpi e Stefano Raggio Garibaldi. Un lavoro d’equipe a cui si è unito la voglia di uscire dalle zone basse della classifica da parte della squadra rinforzata nel mercato di gennaio dall’arrivo di Kevin Strootman.
32 punti per Ballardini - I numeri parlano tutti per lui, per lo Zio Balla, idolo dei tifosi che mai hanno smesso di volergli bene. Nemmeno per un solo istante. Dal suo ritorno, il quarto, all'ombra della Lanterna sono 32 punti i punti conquistati a cui vanno sommati i 7 della gestione precedente. Se il campionato fosse iniziato alla 14a giornata il Genoa ricoprirebbe il nono posto in classifica, un andamento più che positivo quello ottenuto sotto l’ultima gestione tecnica. L’inizio è stato molto importante con il successo in rimonta sul campo dello Spezia firmato da Mattia Destro e da un rigore di Mimmo Criscito che hanno capovolto il vantaggio iniziale di Nzola.
Le tappe della svolta - La svolta è arrivata a cavallo di gennaio e febbraio quando la squadra ottenne 14 punti in sei partite vincendo contro Bologna, Cagliari, Crotone e Napoli e pareggiando a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini e a Torino contro i granata dell’ex Davide Nicola, ancora invischiati nella lotta per non retrocedere. Un filotto di partite importante per i rossoblu dove incassarono soltanto un gol, contro i partenopei di Gattuso. Poi una fisiologica flessione dove comunque arrivarono i pareggi nel derby contro la Samp e contro Verona e Udinese prima di un’altra tappa importante, ovvero il successo contro il Parma. Tre punti che significarono molto, arrivati anch’essi al termine di una rimonta. Emiliani avanti con Pellé e poi una doppietta di Scamacca a sigillare il successo che precedette poi quello contro lo Spezia nello scontro diretto e quello di Bologna che consegnò al Grifone l’aritmetica certezza di disputare il prossimo campionato di Serie A.
32 punti per Ballardini - I numeri parlano tutti per lui, per lo Zio Balla, idolo dei tifosi che mai hanno smesso di volergli bene. Nemmeno per un solo istante. Dal suo ritorno, il quarto, all'ombra della Lanterna sono 32 punti i punti conquistati a cui vanno sommati i 7 della gestione precedente. Se il campionato fosse iniziato alla 14a giornata il Genoa ricoprirebbe il nono posto in classifica, un andamento più che positivo quello ottenuto sotto l’ultima gestione tecnica. L’inizio è stato molto importante con il successo in rimonta sul campo dello Spezia firmato da Mattia Destro e da un rigore di Mimmo Criscito che hanno capovolto il vantaggio iniziale di Nzola.
Le tappe della svolta - La svolta è arrivata a cavallo di gennaio e febbraio quando la squadra ottenne 14 punti in sei partite vincendo contro Bologna, Cagliari, Crotone e Napoli e pareggiando a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini e a Torino contro i granata dell’ex Davide Nicola, ancora invischiati nella lotta per non retrocedere. Un filotto di partite importante per i rossoblu dove incassarono soltanto un gol, contro i partenopei di Gattuso. Poi una fisiologica flessione dove comunque arrivarono i pareggi nel derby contro la Samp e contro Verona e Udinese prima di un’altra tappa importante, ovvero il successo contro il Parma. Tre punti che significarono molto, arrivati anch’essi al termine di una rimonta. Emiliani avanti con Pellé e poi una doppietta di Scamacca a sigillare il successo che precedette poi quello contro lo Spezia nello scontro diretto e quello di Bologna che consegnò al Grifone l’aritmetica certezza di disputare il prossimo campionato di Serie A.
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