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tmw / torino / Primo Piano
L’importanza per il Torino di conquistare tre punti con l’UdineseTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 settembre 2017, 13:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

L’importanza per il Torino di conquistare tre punti con l’Udinese

L’obiettivo Europa League impone di non lasciare mai punti per strada per non avere rimpianti a fine campionato.

Per il Torino è fondamentale uscire dalla Dacia Arena di Udine con in tasca i tre punti e anche l’avvertimento che Mihajlovic ha dato ai suoi giocatori, “Se mi accorgo che qualcuno tira indietro il piede pensando al derby di sabato lo tolgo e non lo faccio giocare con la Juventus”, e poi reso pubblico in conferenza stampa ne è una chiara prova. Per capire l’importanza di questi tre punti si deve partire dall’obiettivo stagionale che, come tutti sanno, è qualificarsi per l’Europa League. Per riuscirci il Torino ha l’obbligo, non solo il dovere, in primo luogo di conquistare punti con le squadre alla portata e quando si parla di conquistare punti non s’intende il punticino che deriva dal pareggio, ma i tre garantiti dalla vittoria. Questo perché se l’obiettivo stagionale fosse di puntare a metà classifica allora il punto del pareggio, che smuove la classifica, può essere sufficiente, ma dovendo accedere all’Europa League non basta. In secondo luogo, è evidente che deve incamerare più punti possibili anche con le squadre del suo stesso livello e persino con quelle più forti,

L’Udinese è una squadra alla portata, come lo era anche il Bologna, e già nella prima partita di campionato i granata hanno lasciato al Dall’Ara due punti, quindi, questa sera non possono permettersi di non conquistare l’intera posta in palio. Tanto più che sabato ci sarà il derby, partita dall’esito apertissimo nella quale la squadra di Mihajlovic potrebbe ottenere i tre punti, ma anche nessuno. Arrivare, quindi, alla gara con la Juventus senza aver vinto con l’Udinese sarebbe problematico ai fini della classifica. E’ vero che si è solo all’inizio del campionato, ma i punti lasciati per strada alla fine hanno sempre un peso specifico importante e quasi sempre comportano il mancato raggiungimento dell’obiettivo. Senza questo concetto ben chiaro in testa è inutile porsi traguardi di un certo livello e il Torino dovrebbe saperlo bene perché nello scorso campionato i pareggi con Empoli (due volte), Pescara e Crotone e la sconfitta con il Genoa, ovvero con due formazioni che retrocedettero (Empoli e Pescara) e due che si salvarono nelle due ultime giornate (Crotone e Genoa), costarono ben undici punti che se fossero stati conquistati avrebbero permesso ai granata di concludere il campionato a quota sessantaquattro con una lunghezza in più del Milan e di arrivare al sesto posto e disputare i preliminari d’Europa League.

Se qualcuno pensa che tanto c’è tempo per conquistare punti utili per l’Europa League e che questo tipo di ragionamento non è così importante allora o conosce molto superficialmente il calcio oppure è un illuso ottimista. I Belotti, i Ljajic, gli Iago Falque, i Niang, i Rincon, i Sirigu non basta averli in squadra se poi in campo non si ottengono i punti che servono. Il Torino deve conquistare tre punti con l’Udinese perché solo così inizierà ad essere una squadra che ha le credenziali per raggiungere una dimensione da posti che contano in classifica.