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Ivan Michelotti, il primo acuto fa impazzire il Toro
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Il Torino si è preso il pazzo posticipo della seconda giornata del campionato Primavera 1, ribaltando il copione di una partita sulle montagne russe giocata contro la Roma. Sotto di due reti a metà gara (doppio Riccardi), i granata hanno risposto nella ripresa, prima con la doppietta di Rauti e poi col punto esclamativo messo dal bomber che non ti aspetti, che ha scelto un’occasione tutt’altro che banale per segnare il suo primo nelle ultime quattro stagioni.
Sinistro vincente - Ivan Michelotti ha deciso il match giocato nella cornice di Vinovo, decisamente inedita per i colori granata, con il suo primo acuto con la maglia del Toro. Arrivato nel capoluogo piemontese lo scorso gennaio, dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Chievo, il laterale difensivo classe 2001 ha lasciato un segno indelebile sui primi tre punti stagionali centrati dalla formazione allenata da mister Sesia. Schierato dal primo minuto dopo aver assistito dalla panchina alla gara d’esordio stagionale, Michelotti ha ripagato la fiducia del tecnico con una prestazione impeccabile in entrambe le fasi di gioco, sublimata dal gran sinistro che è valso il definitivo 3-2 torinista. Il miglior modo possibile per inaugurare la sua seconda annata con la maglia granata, dopo una prima stagione sotto la Mole che lo ha visto mettere in bacheca la Supercoppa Primavera, conquistata ai calci di rigore contro l’Inter.
Tesoro granata - Esterno mancino, capace di giocare alternativamente come terzino di una difesa a quattro o come quinto di sinistra della linea mediana, Michelotti si è reso protagonista di una crescita esponenziale nel corso della sua trafila nel Chievo, che lo ha lanciato da sotto leva prima con l’Under 17 e poi con la Primavera. Dotato di spiccata intelligenza tattica, qualità che gli consente di raggiungere un buon compromesso tra la prediletta fase di spinta e quella difensiva, nella quale deve ancora colmare qualche lacuna, Michelotti dispone di un mancino davvero niente male. Un piede educato, col quale sa essere efficace sia nei cross che nella battuta dei calci piazzati. Altezza che sfiora il metro e ottanta, Ivan sta ultimando un percorso di crescita che negli ultimi anni lo ha visto lavorare sulla forza e l’esplosività, oltre che sull’intensità di gioco che rappresenta un elemento imprescindibile per un giocatore chiamato a muoversi lungo tutta la fascia di competenza. Testa già pronta per il calcio professionistico a livello cognitivo e di attitudine al lavoro, Ivan deve acquisire quell’ulteriore pizzico di personalità e cattiveria agonistica per compiere il definitivo salto di qualità. Le doti e la giovane età sono dalla sua, e adesso che si è sbloccato anche in fase realizzativa il Torino potrebbe aver trovato un piccolo tesoro sul quale investire per il futuro.
Sinistro vincente - Ivan Michelotti ha deciso il match giocato nella cornice di Vinovo, decisamente inedita per i colori granata, con il suo primo acuto con la maglia del Toro. Arrivato nel capoluogo piemontese lo scorso gennaio, dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Chievo, il laterale difensivo classe 2001 ha lasciato un segno indelebile sui primi tre punti stagionali centrati dalla formazione allenata da mister Sesia. Schierato dal primo minuto dopo aver assistito dalla panchina alla gara d’esordio stagionale, Michelotti ha ripagato la fiducia del tecnico con una prestazione impeccabile in entrambe le fasi di gioco, sublimata dal gran sinistro che è valso il definitivo 3-2 torinista. Il miglior modo possibile per inaugurare la sua seconda annata con la maglia granata, dopo una prima stagione sotto la Mole che lo ha visto mettere in bacheca la Supercoppa Primavera, conquistata ai calci di rigore contro l’Inter.
Tesoro granata - Esterno mancino, capace di giocare alternativamente come terzino di una difesa a quattro o come quinto di sinistra della linea mediana, Michelotti si è reso protagonista di una crescita esponenziale nel corso della sua trafila nel Chievo, che lo ha lanciato da sotto leva prima con l’Under 17 e poi con la Primavera. Dotato di spiccata intelligenza tattica, qualità che gli consente di raggiungere un buon compromesso tra la prediletta fase di spinta e quella difensiva, nella quale deve ancora colmare qualche lacuna, Michelotti dispone di un mancino davvero niente male. Un piede educato, col quale sa essere efficace sia nei cross che nella battuta dei calci piazzati. Altezza che sfiora il metro e ottanta, Ivan sta ultimando un percorso di crescita che negli ultimi anni lo ha visto lavorare sulla forza e l’esplosività, oltre che sull’intensità di gioco che rappresenta un elemento imprescindibile per un giocatore chiamato a muoversi lungo tutta la fascia di competenza. Testa già pronta per il calcio professionistico a livello cognitivo e di attitudine al lavoro, Ivan deve acquisire quell’ulteriore pizzico di personalità e cattiveria agonistica per compiere il definitivo salto di qualità. Le doti e la giovane età sono dalla sua, e adesso che si è sbloccato anche in fase realizzativa il Torino potrebbe aver trovato un piccolo tesoro sul quale investire per il futuro.
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