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…con Stefano AntonelliTUTTO mercato WEB
mercoledì 22 dicembre 2021, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

…con Stefano Antonelli

“La Juve in questa stagione? Palesa delle difficoltà ad esprimersi, non è la solita squadra e probabilmente non ha l’organico degli anni passati. Ma i posti che contano sono i primi quattro e fino alla fine non darei la Juve per spacciata”. Così a Tuttomercatoweb l’operatore di mercato Stefano Antonelli.

Manca poco al mercato di riparazione. Come sarà?
“Mi aspetto poco da tutti, ma nel mercato nasce sempre l’opportunità. La Juve magari dovrebbe prendere un difensore per dare più scelta ad Allegri”.

De Ligt potrebbe essere un uomo mercato.
“Significherebbe fare cassa. Ha avuto un costo non indifferente, una cessione verrebbe giustificata da una maxi offerta. Ma a gennaio non mi aspetto la sua partenza”.
Vlahovic resterà alla Fiorentina a gennaio?
“a storia di Vlahovic con i viola dal punto di vista contrattuale al momento va considerata chiusa. Ma mi aspetto la partenza più in estate che a gennaio”.


E ci pensa il Tottenham.
“È la soluzione più accreditata. Oggi il Newcastle farebbe follie per un giocatore così, ma il Tottenham ha ben altro appeal”.
Nelle zone basse Cagliari e Genoa sono in sofferenza.
“Non mi aspettavo il Cagliari in questa situazione. Aveva già sofferto l’anno scorso con un organico superiore a tante altre squadre. Semplici aveva capito l’ambiente ma qualcosa non ha funzionato. E quest’anno addirittura sembra più difficile rispetto alla stagione passata. È come se fosse un fine corsa per tanti calciatori. Per giocarsela fino in fondo il Cagliari dovrebbe portare in squadra nuove forze fresche”.
E il Genoa?
“Ci sono una nuova società e un nuovo direttore. Oggi non è facile convincere un calciatore ad andare al Genoa”.

Un errore l’esonero di Ballardini?
“È andato e tornato tante volte. Ha sempre fatto bene. Shevchenko è alla sua prima esperienza da allenatore in italia, se guardo i risultati non è positiva. Ma magari il mercato di gennaio cambierà le cose”.
Vicenda plusvalenze: come la vede?
“È una situazione che potrebbe non avere fine. Una volta c’erano le comproprietà che nascevano anche per aiutare un po’ il bilancio. Il calcio è un’azienda a tutti gli effetti. E come tutte le grandissime aziende ha le possibilità e le capacità di sistemare i bilanci. Le plusvalenze ci sono sempre state, ora sono state messe in prima pagina. Non ho contezza di quelle reali e non reali”.