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tmw / turris / Primo piano
Gli effetti secondari della questione stadio: entusiasmo soffocato, zero abbonamenti, meno pressione…
lunedì 26 agosto 2019, 10:56Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Gli effetti secondari della questione stadio: entusiasmo soffocato, zero abbonamenti, meno pressione…

E’ ormai agli sgoccioli un’estate sicuramente non memorabile per i colori corallini. Dall’illusione ripescaggio, col senno di poi rivelatosi un’ipotesi irrealizzabile sin dall’inizio nonostante la vittoria dei play-off, ai veleni col Comune per la questione Liguori, che hanno costretto la Turris ad allenarsi lontano da Torre del Greco, passando per la necessità, scoperta ufficialmente solo pochi giorni fa, di disputare le prime gare ufficiali casalinghe a campo neutro.

Tutti fattori che inevitabilmente hanno soffocato l’entusiasmo della piazza biancorossa in quello che è stato presentato da Colantonio come l’anno del varco della sua gestione, l’anno del “o vado in C, o vado via”, l’anno in cui la Turris è finita in un girone nel quale, almeno in teoria, potrà giocarsela ad armi pari per la vittoria finale, non essendoci squadre fuori categoria come lo era stato il Bari l’anno scorso.

Una situazione che avrebbe meritato ben altra atmosfera: la continuità tecnica doveva essere fiancheggiata dalla continuità di entusiasmo, sulla scorta di quanto seminato l’anno scorso e di quanta gente si era riavvicinata alla Turris, sfruttando anche la visibilità e l’ottima performance nel doppio confronto con il Bari.

Purtroppo la tifoseria non ha avuto la possibilità di poter manifestare e ribadire il proprio attaccamento verso la squadra, sia sotto forma di vicinanza durante gli allenamenti (essendo appunto a porte chiuse) sia attraverso la sottoscrizione dell’abbonamento, dato che la società giustamente ha pensato di annullare la campagna, visti i tempi ancora incerti sul ripristino dell’agibilità del Liguori.

Mentre da altre parti, anche molto vicine alla realtà corallina, in questi giorni è stata effettuata la consueta presentazione di inizio stagione, momento comunque utile per creare la giusta chimica tra ambiente e squadra, a Torre del Greco ci si chiede quando la Turris tornerà a casa sua, nonostante obiettivi sportivi molto più ambiziosi rispetto ad altri contesti.

La preoccupazione abbassa i riflettori, fa emergere il silenzio, ma volendo vedere positivo anche quando tutto sembra sfavorevole, quest’estate senza grosse euforie paradossalmente potrebbe giovare alla squadra, che comincerà il campionato senza grosse pressioni, o comunque senza le stesse che magari avrebbe generato un'estate di grandi proclami e di slogan simili ai vecchi "Andiamo a comandare" ecc.. Molte volte a Torre del Greco la grande attesa, le forti aspettative, si sono poi rivelate controproducenti. Meglio allora una partenza in sordina, senza rumori, con la giusta concentrazione e con la consapevolezza della propria forza.

Quello che ha tolto la questione stadio potranno restituirlo con gli interessi i risultati sul campo. Torre del Greco è sempre stata così, basta poco per smuoverla. Basta un sussulto per farla ruggire, indipendentemente dallo stadio in cui scenderà la maglia biancorossa.