Calce a RadioChip: "Prendo atto della posizione del tifo. Resto aperto a qualsiasi discorso..."

Intervenuto a Radio Chip nel corso della trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” il dg dimissionario della Turris Vincenzo Calce fa il punto della situazione in seno alla società corallina, alla luce anche della protesta dei tifosi: “Il termine rimpasto lo lascerei alla politica. Il mio era un tentativo di riportare i dirigenti sui propri passi, per far sì che si potesse terminare la stagione in modo dignitoso. La contestazione dei tifosi è comprensibile, ma purtroppo il calcio non è una scienza esatta. Sicuramente ci saranno stati errori anche da parte nostra, ma la squadra era stata allestita con tutti i buoni propositi per puntare alla Lega Pro. Resta perciò il rammarico prima nostro in quanto società, poi dei tifosi, che lo stanno manifestando comunque in maniera civile”.

Sulle dimissioni in blocco della dirigenza: “Erano automatiche dopo quelle di Giugliano, essendo venuto meno il riferimento della proprietà. La nostra è stata anche una mossa nell’interesse della Turris, per dare la possibilità anche a chi fosse interessato di subentrare a stagione in corso e poter programmare quella successiva in maniera tranquilla”.

IL FUTURO - Sull’ormai chiara presa di posizione della piazza, contraria ad una permanenza di Giugliano anche in un nuovo organigramma societario: “Prendo atto e con rispetto colgo il messaggio della tifoseria, che è l’unica legittimata a poter prendere delle posizioni. Io posso parlare per quello che è il mio ruolo di dirigente. Ho letto che ci sono degli interessamenti. Deve essere la proprietà a decidere se cedere o restare. Infatti in quanto associazione, chi detiene tutti i poteri e le quote è il presidente, pertanto è lui ad avere esclusivamente voce in capitolo in questo senso. Per quanto mi riguarda, che sia questa o una nuova società, se mi chiamano per farvi parte sarò ben lieto di accogliere l’invito e di valutare eventualmente il progetto. Sulla scorta dell’esperienza pregressa però sarò più attento nel vigilare e valutare la progettualità e la solidità prima di accettare, perché non bisogna ripetere gli errori passati. Resto comunque aperto a qualsiasi ragionamento, ma penso che novità concrete in tal senso non ci saranno prima della fine del campionato”.

GLI STIPENDI - Infine anche il dg Calce parla della polemica relativa agli stipendi: “Parto dal presupposto che una squadra di calcio è equiparata ad un’azienda. Se questa non produce, è legittimo rivedere i costi di gestione. Sono state dette cose che non fanno il bene della Turris. Abbiamo preso nomi importanti per puntare alla Lega Pro, ma di fatto non siamo stati mai in corsa per il campionato. Nel momento in cui la società si accorge che il rendimento non è per nulla proporzionale alle attese, può sentirsi in diritto di rivedere degli accordi? Ci sono piazze importanti che non pagano da dicembre e nessuno dice niente. Da noi invece ci sono vari giocatori che hanno già percepito tutti i rimborsi con 6 giornate d’anticipo, ma questo non viene messo in risalto. Inoltre quando in estate abbiamo stipulato gli accordi con i calciatori, in alcuni casi erano già inclusi anche i premi. Ebbene alcuni nemmeno i soli premi hanno voluto rivedere…”.

Di seguito il video della trasmissione, con l'intervento di Calce a partire dal minuto 44...