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Pafundi è un talento che a questa Udinese può fare (e lo farà) molto comodo
martedì 26 marzo 2024, 14:16Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Pafundi è un talento che a questa Udinese può fare (e lo farà) molto comodo

La settimana "friulana" di Pafundi ha dato segnali inequivocabili: Simone è un talento che a questa Udinese può fare (e lo farà sicuramente) molto comodo.

Leader indiscusso dell'Italia U19, le giocate contro Repubblica Ceca e Scozia hanno dimostrato (qualora fosse ancora necessario) che il Pafu è un talento vero, di livello superiore rispetto alla stra grande maggioranza dei suoi pari età. Per come tratta il pallone, per la visione di gioco, per come sa determinare una partita. Vedere (dal vivo) per credere.

Il gol contro gli scozzesi mi ha personalmente impressionato ed entusiasmato: dopo aver messo lo zampino per il vantaggio azzuro, Pafundi decide di mettersi in proprio, parte da dopo il cerchio di centrocampo, conduce palla fino alla tre quarti e alza la testa. Da lì aumenta in maniera vertiginosa la frequenza di passi. Non si riescono a toccare i tocchi al pallone. Uno, due, tre, quattro, entra in area sulla sinistra. Botta di sinistro sul palo lontano e palla sotto il sette.

Tanta roba, giocate che divertono davvero, che fanno bene agli occhi (ancor di più quest'anno).

Due goal e un assist (per ora) sono il miglior biglietto da visita per un ragazzo che ha voglia di spaccare il mondo. Con la palla al piede Simone è imprendibile (come d'altronde lo è sempre stato anche durante tutta la trafila nelle giovanili bianconere), una lettura del gioco che pochi altri hanno (anche tra i "grandi") e un dribbling secco e preciso che fa invidia. Dopo i tanti complimenti e applausi ricevuti, sono parecchi quelli che si sono chiesti perché un talento così non faccia parte dell'Udinese di mister Cioffi, visto che servirebbe come il pane quella velocità, quel cambio di passo ad una squadra che soprattutto in fase offensiva stenta.

Ai bianconeri manca spesso la giocata di qualità (requiem per Deulofeu), eppure per Pafundi non c'è mai stato spazio.

Già, perché? Talento incompreso o giocatore ancora non pronto per imporsi in una Serie A dove la fisicità è il fattore principale? A Udine non rientrava nelle rotazioni, anzi era gravato dalla pressione del dover dimostrare tutto e subito. Perché le aspettative erano tante, perché da lui in molti ci si aspettavano nell'immediato giocate da fenomeno e vittorie decise da un suo tiro all'incrocio o da una punizione magistrale. 

L'Udinese l'ha nascosto, forse a ragione per salvaguardarne la crescita. Pochissimi minuti in campo, poi la tappa intermedia al Losanna che è stata la miglior scelta possibile. Nell'Udinese di oggi, in piena lotta salvezza, non avrebbe trovato né spazio, né tanto meno quella serenità necessaria ad un giovane che deve iniziare a muovere i suoi primi passi in Serie A. Al primo errore l'avremmo tutti crocifisso. Va bene così, per tutti. 

La Svizzera è senza dubbio un'operazione win-win: per il ragazzo che ha trovato continuità e soprattutto tranquillità, per l'Udinese che a giugno ritroverà un giocatore sicuramente più maturo e pronto. 

A scanso di equivoci: Pafundi resta un patrimonio dell'Udinese e i Pozzo (che di diamanti da sgrezzare potrebbero scrivere un libro) non hanno alcuna intenzione di sprecare tanto talento, anzi l'idea è quella di riportarlo al più presto a Udine. Futuro bianconero assicurato e ci mancherebbe che non fosse così.