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Udinese, Nwachukwu: "Quando Cioffi mi ha fatto esordire in Coppa Italia ero nervoso"
Samuel Nwachukwu, difensore e capitano dell'Udinese Primavera, si è raccontato in un'intervista ai canali del club friulano: "Ho cominciato presto, a 4 anni, con lo zio e ho sempre giocato coi più grandi, cosa che mi ha aiutato a crescere in umiltà e cultura del lavoro".
Quanto è servito l'aiuto della sua famiglia.
"Il lavoro è la base del successo. Se uno lavora e ha l'attitudine giusta i risultati non mancano mai. Dio ti dà sempre opportunità, che per essere colte hanno bisogno di un duro lavoro dietro. "Se gli altri lavorano al 100%, tu devi farlo al 200%", mi diceva mio papà e ancora oggi me lo ripete. Anche L'educazione è importantissima, ringrazio tanto la mia famiglia per questo".
Quest'anno ha anche esordito in prima squadra, in Coppa Italia.
"Prima dell'esordio in Coppa Italia mister Cioffi mi ha detto che ci sarebbe stato bisogno di tutti, anche di me. Quando mi ha chiamato mi ha detto solo di dimostrare che so giocare e di godermi il momento. Ero nervoso, ma una volta dentro ho pensato solo a fare il meglio per me e per la squadra".
Qualche modello di ispirazione?
Ho due punti di riferimento: Rudiger, per l'impatto sull'uomo e la cattiveria, e Van Dijk, che mi piace per la sua compostezza e abilità palla al piede".
Quanto è servito l'aiuto della sua famiglia.
"Il lavoro è la base del successo. Se uno lavora e ha l'attitudine giusta i risultati non mancano mai. Dio ti dà sempre opportunità, che per essere colte hanno bisogno di un duro lavoro dietro. "Se gli altri lavorano al 100%, tu devi farlo al 200%", mi diceva mio papà e ancora oggi me lo ripete. Anche L'educazione è importantissima, ringrazio tanto la mia famiglia per questo".
Quest'anno ha anche esordito in prima squadra, in Coppa Italia.
"Prima dell'esordio in Coppa Italia mister Cioffi mi ha detto che ci sarebbe stato bisogno di tutti, anche di me. Quando mi ha chiamato mi ha detto solo di dimostrare che so giocare e di godermi il momento. Ero nervoso, ma una volta dentro ho pensato solo a fare il meglio per me e per la squadra".
Qualche modello di ispirazione?
Ho due punti di riferimento: Rudiger, per l'impatto sull'uomo e la cattiveria, e Van Dijk, che mi piace per la sua compostezza e abilità palla al piede".
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