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Reja fa i calcoli per la salvezza: "L’Udinese deve battere l’Empoli e non perdere a Frosinone"
Edy Reja ha detto la sua sulla corsa salvezza in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ho fatto i miei calcoli. L’Udinese deve prendere un punto a Lecce, deve assolutamente battere l’Empoli in casa e non perdere a Frosinone. Ha sostanzialmente tre scontri diretti, ma adesso ha la forza dei nervi distesi perché quel pareggio ottenuto lunedì sera contro il Napoli e, peraltro, nel recupero è servito tantissimo.
L’aspetto morale è importantissimo. Perché quella partita era finita e invece col gol di Success l’ha raddrizzata. Chiaro, sarà meglio cercare di recuperare Pereyra che è un leader e assicura tanta qualità alla squadra di Fabio Cannavaro. Lecce al sicuro? Manca ufficialmente un punto, ma io dico di sì, il Lecce è a posto.
Ho avuto modo di conoscere Luca Gotti quando è stato all’Udinese e ho apprezzato molto l’uomo perché riesce a trasmettere sicurezza e a dare tranquillità e fiducia a tutti i ragazzi. Dicevano che era un secondo, ha già dimostrato di essere un ottimo allenatore. Quando entri in uno spogliatoio i calciatori devi farli sentire i più bravi del mondo. Gotti conosce il calcio e ha una grande dote: l’equilibrio. Quando ti rapporti con una squadra non serve urlare, ma serve dare e trasmettere credibilità. Urlando e criticando non si risolve nulla".
L’aspetto morale è importantissimo. Perché quella partita era finita e invece col gol di Success l’ha raddrizzata. Chiaro, sarà meglio cercare di recuperare Pereyra che è un leader e assicura tanta qualità alla squadra di Fabio Cannavaro. Lecce al sicuro? Manca ufficialmente un punto, ma io dico di sì, il Lecce è a posto.
Ho avuto modo di conoscere Luca Gotti quando è stato all’Udinese e ho apprezzato molto l’uomo perché riesce a trasmettere sicurezza e a dare tranquillità e fiducia a tutti i ragazzi. Dicevano che era un secondo, ha già dimostrato di essere un ottimo allenatore. Quando entri in uno spogliatoio i calciatori devi farli sentire i più bravi del mondo. Gotti conosce il calcio e ha una grande dote: l’equilibrio. Quando ti rapporti con una squadra non serve urlare, ma serve dare e trasmettere credibilità. Urlando e criticando non si risolve nulla".
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