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Immobile fa volare la Lazio: 1-0 al Napoli, Juve e Inter a -3
La Lazio rompe la maledizione del Napoli e continua a volare in classifica. Un gol di Ciro Immobile, propiziato da due infortuni (di Ospina e Di Lorenzo), permette ai biancocelesti di conquistare la decima vittoria consecutiva, interrompendo la serie di cinque sconfitte contro i partenopei. Simone Inzaghi batte il record di Eriksson ed esulta ancora nel finale: i capitolini ora sono a tre punti dalla coppia in vetta alla classifica.
Equilibrio totale - Il divario tra le due squadre, nonostante i 14 punti di distacco in classifica, non si vede nei primi 45'. La formazione di casa comincia il match in modo molto aggressivo, con un pressing alto che mette in difficoltà gli avversari, che cercano di impostare sempre dalle retrovie. Il Napoli gestisce con calma - a volte eccessiva - e cerca di sfruttare la qualità dei singoli nel palleggio e le corsie laterali. Col passare dei minuti, i ritmi si abbassano, anche se intorno alla mezzora arrivano i primi squilli: prima Insigne ci prova con una punizione dalla trequarti sinistra, che non sorprende Strakosha; subito dopo è Allan a provarci con una bella azione personale, ma la conclusione è da dimenticare. La Lazio risponde negli ultimi minuti, sempre con Milinkovic-Savic: il serbo viene disinnescato con un po' di fatica.
Luis Alberto troppo isolato - La ripresa promette subito scintille. Luis Alberto, un po' in ombra nella prima parte, comincia a mettersi in moto e le sue accelerazioni palla al piede fanno male alla retroguardia partenopea. Lo spagnolo è il cervello della Lazio: quando gira lui, girano tutti. Manca però l'elemento di raccordo, perché Caicedo non ha le caratteristiche di Correa. Così, la manovra non riesce a essere fluida e le occasioni per il capocannoniere del campionato scarseggiano. Il Napoli è vivo ma lento è c'è poca lucidità davanti. Milik, così come Immobile dall'altra parte, è poco servito.
Legno maledetto - Al 64' Inzaghi cambia qualcosa: fuori Caicedo, dentro Cataldi, con l'avanzamento di Milinkovic-Savic. A sfiorare il vantaggio, però, è il Napoli: Zielinski calcia a giro con il destro e colpisce il palo alla sinistra di Strakosha. Sul ribaltamento di fronte, Hysaj ostacola bene Luis Alberto, deviando in corner il tiro del trequartista. È il momento migliore della partita; Insigne si muove tra le linee, semina il panico e calcia in porta, trovando ancora la pronta risposta di Strakosha.
Zona Lazio - Il pareggio sembra inevitabile ma, ancora una volta, i ragazzi di Inzaghi la spuntano nel finale: clamoroso errore di Ospina, che si fa togliere palla da Immobile. L'attaccante calcia a porta vuota, Di Lorenzo prova un salvataggio disperato ma deposita nella propria porta. A nulla valgono i tentativi di Milik e Insigne. Strakosha blinda il risultato, la Lazio vince ancora.
Equilibrio totale - Il divario tra le due squadre, nonostante i 14 punti di distacco in classifica, non si vede nei primi 45'. La formazione di casa comincia il match in modo molto aggressivo, con un pressing alto che mette in difficoltà gli avversari, che cercano di impostare sempre dalle retrovie. Il Napoli gestisce con calma - a volte eccessiva - e cerca di sfruttare la qualità dei singoli nel palleggio e le corsie laterali. Col passare dei minuti, i ritmi si abbassano, anche se intorno alla mezzora arrivano i primi squilli: prima Insigne ci prova con una punizione dalla trequarti sinistra, che non sorprende Strakosha; subito dopo è Allan a provarci con una bella azione personale, ma la conclusione è da dimenticare. La Lazio risponde negli ultimi minuti, sempre con Milinkovic-Savic: il serbo viene disinnescato con un po' di fatica.
Luis Alberto troppo isolato - La ripresa promette subito scintille. Luis Alberto, un po' in ombra nella prima parte, comincia a mettersi in moto e le sue accelerazioni palla al piede fanno male alla retroguardia partenopea. Lo spagnolo è il cervello della Lazio: quando gira lui, girano tutti. Manca però l'elemento di raccordo, perché Caicedo non ha le caratteristiche di Correa. Così, la manovra non riesce a essere fluida e le occasioni per il capocannoniere del campionato scarseggiano. Il Napoli è vivo ma lento è c'è poca lucidità davanti. Milik, così come Immobile dall'altra parte, è poco servito.
Legno maledetto - Al 64' Inzaghi cambia qualcosa: fuori Caicedo, dentro Cataldi, con l'avanzamento di Milinkovic-Savic. A sfiorare il vantaggio, però, è il Napoli: Zielinski calcia a giro con il destro e colpisce il palo alla sinistra di Strakosha. Sul ribaltamento di fronte, Hysaj ostacola bene Luis Alberto, deviando in corner il tiro del trequartista. È il momento migliore della partita; Insigne si muove tra le linee, semina il panico e calcia in porta, trovando ancora la pronta risposta di Strakosha.
Zona Lazio - Il pareggio sembra inevitabile ma, ancora una volta, i ragazzi di Inzaghi la spuntano nel finale: clamoroso errore di Ospina, che si fa togliere palla da Immobile. L'attaccante calcia a porta vuota, Di Lorenzo prova un salvataggio disperato ma deposita nella propria porta. A nulla valgono i tentativi di Milik e Insigne. Strakosha blinda il risultato, la Lazio vince ancora.
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