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...con Attilio Tesser
“Pordenone, ora completiamo l’opera.Squadra simile al mio Novara promosso in Serie A. Brutto giocare senza tifosi, spero tornino allo stadio. Juve-Pirlo non mi scandalizza: dovrà dimostrare sul campo“
Pordenone a caccia di un traguardo storico come la promozione in Serie A. Lo step di questa sera si chiama Frosinone ma “di storico c’è il nostro campionato, ora ci giochiamo una fetta importante consapevoli di aver fatto una buona prima parte e adesso dobbiamo completare l’opera”, spiega Attilio Tesser a TuttoMercatoWeb.
Ha avuto paura di non ritrovare la stessa squadra dopo il lockdown?
“No. Ma ho trovato diverso l’ambiente, la mancanza dei tifosi. Poi sul campo non è cambiato più di tanto. Non ci sono stati stravolgimenti particolari. Bisognava trovare la condizione atletica, ma non ho visto grossi cambiamenti nell’intensità. È mancato il pubblico, questo sì. E mi dispiace, perché il calcio è passione”.
Con quanta tensione sta vivendo i momenti pre partita?
“Sono sereno e spero lo siano anche i nostri giocatori. Serve che tutto ciò che abbiamo sia messo in campo. Abbiamo il 25% di possibilità ciascuno, cercheremo di giocarci le nostre carte”.
Analogie tra il suo Pordenone e il Novara che portò in Serie A qualche anno fa?
“Si. Ci sono. Eravamo una neopromossa proprio come il Pordenone adesso. E ho un gruppo compatto come lo avevo a Novara. Vedo una squadra coesa”.
La Serie A oggi è un obiettivo...
“Lavoriamo partita dopo partita. Siamo lì, ci giochiamo le nostre possibilità. L’obiettivo è fare meglio la prossima partita”.
Che farà in caso di promozione?
“Pensiamo al Frosinone stasera. Non ho pensato a nulla, sono l’uomo più banale del mondo. Sicuramente farò qualche giorno di vacanza, poi al resto penserò al momento opportuno”.
Pirlo alla Juve: da allenatore, come lo vede?
“Ha un’esperienza enorme. Ci sta che la Juve si affidi a lui. Non mi scandalizzo. Sicuramente è fortunato a partire da un club così importante, dovrà dimostrare le sue qualità”.
Ha avuto paura di non ritrovare la stessa squadra dopo il lockdown?
“No. Ma ho trovato diverso l’ambiente, la mancanza dei tifosi. Poi sul campo non è cambiato più di tanto. Non ci sono stati stravolgimenti particolari. Bisognava trovare la condizione atletica, ma non ho visto grossi cambiamenti nell’intensità. È mancato il pubblico, questo sì. E mi dispiace, perché il calcio è passione”.
Con quanta tensione sta vivendo i momenti pre partita?
“Sono sereno e spero lo siano anche i nostri giocatori. Serve che tutto ciò che abbiamo sia messo in campo. Abbiamo il 25% di possibilità ciascuno, cercheremo di giocarci le nostre carte”.
Analogie tra il suo Pordenone e il Novara che portò in Serie A qualche anno fa?
“Si. Ci sono. Eravamo una neopromossa proprio come il Pordenone adesso. E ho un gruppo compatto come lo avevo a Novara. Vedo una squadra coesa”.
La Serie A oggi è un obiettivo...
“Lavoriamo partita dopo partita. Siamo lì, ci giochiamo le nostre possibilità. L’obiettivo è fare meglio la prossima partita”.
Che farà in caso di promozione?
“Pensiamo al Frosinone stasera. Non ho pensato a nulla, sono l’uomo più banale del mondo. Sicuramente farò qualche giorno di vacanza, poi al resto penserò al momento opportuno”.
Pirlo alla Juve: da allenatore, come lo vede?
“Ha un’esperienza enorme. Ci sta che la Juve si affidi a lui. Non mi scandalizzo. Sicuramente è fortunato a partire da un club così importante, dovrà dimostrare le sue qualità”.
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