Tiki taka e tantissima sofferenza. Ma al 45' è ancora 0-0 tra Italia e Spagna
La Spagna è un martello. Undicesimo. Pedri, nino de oro, s'infila tra le maglie del centrocampo. Filtrante per Oyarzabal che fallisce l'aggancio solo davanti a Donnarumma. Tredicesimo.
Ferran Torres salta due uomini dal limite ma destro strozzato a lato. L'Italia è alle corde. Non è abituata questa pressione. Però come difendere e come andare in contropiede, vecchio stile, lo ricorda sempre. Sicché al ventunesimo, palla per Insigne, Simon esce male, sfera al centro per Immobile che non è ben messo per tirare. Appoggio a Barella che però non conclude e perde una ghiotta occasione. Per sventare la conclusione della Spagna servon stavolta i guantoni di Donnarumma: venticinquesimo, Dani Olmo tira, respinta, conclude ancora. Paratona. Senza respiro. La curva rossa di Wembley inizia con gli olè. L'Italia cerca di ripartire, i corridoi centrali sono quelli prediletti. Ma è dura. Pedri sembra di un'altra categoria, nonostante i mastini alle calcagna. Busquets ha la bacchetta del gioco e dirige con esperienza. Tanta Spagna. Tantissima. Resistenza Italia.