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TMW RADIO - R. Vanoli: “Con Conte parlammo di De Paul. Senza problemi magari…”TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 3 settembre 2021, 05:45Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - R. Vanoli: “Con Conte parlammo di De Paul. Senza problemi magari…”

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Rodolfo Vanoli ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L’allenatore Rodolfo Vanoli ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: “L’Udinese ha beneficiato di problemi interni della Juve, il segnale era la panchina di Ronaldo. A Udine si cercano stranieri, prima di adattarsi al nostro campionato serve sempre un po’ di adattamento. Invece bravi a partire col piede giusto stavolta”.

Come sostituire De Paul?
“Con Conte tempo fa parlavamo di De Paul, negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione incredibile. Ormai esistono i giocatori completi e De Paul ha maturità e conoscenze tali da grandi club. Farà bene, è maturo”.

Sarebbe potuto andare all’Inter senza problemi?
“Può darsi, poi di certezze non ce ne sono mai…”.

L’Inter è tornata vincente grazie a lui?
“Ha tolto gli alibi all’Inter, dovevano vincere e stop. Un conto è giocare in certe squadre, un altro a San Siro. Inzaghi si ritrova più o meno la stessa squadra, sembra più in sintonia con lui come allenatore rispetto a Conte, più sergente di ferro. Lascia più spazio e fantasia, gli hanno preso giocatori che possono dare continuità a queste vittorie”.


Può essere l’anno della conferma di Stulac?
“L’ho conosciuto quando allenavo il Koper, aveva un talento sopra la media. Avevo anche Crnigoj all’Udinese: aveva già fatto le visite, poi sono subentrati procuratori e alla fine Pozzo lo lasciò andare. Stulac lo proposi a Petrachi per il Torino ma non lo riteneva adatto. Per me era un giovane Pirlo anche se piangeva per quanto non si adattava. Zajc era ancora diverso… l’ho allenato in un grande club come l’Olimpija”.

Zajc è tornato al Fenerbahce.
“Ha i colpi da grande campioni, gli mancavano ritmo e contrasto. L’ho rivisto nel Genoa e, dopo essersi misurato in campionati diversi, è migliorato tantissimo. Ricordo che gli dicevo quanto contasse non perdere i palloni”.

Cosa serve per migliorare la Serie C?
“Non far giocare i giovani per far entrare soldi. Le società impongono agli allenatori il minutaggio, una cosa triste. Poi finiscono il loro percorso e a 22 anni sono già vecchi. Togli valore al campionato, se i club credono nei progetti che lo dimostrino. Una cosa come facemmo per l’Udinese con l’academy in giro per l’Italia”.

Può essere la stagione buona del Lecce?
“La società è meravigliosa, il presidente Sticchi Damiani è un vecchio signore del calcio e Corvino lo conoscono tutti. Può essere la chance di ritrovare la Serie A. L’inizio non lo conto, ricordo il Bologna di Maifredi che perde le prime cinque e poi va in Europa”.