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Javorcic: "Siamo una squadra ibrida, tatticamente possiamo optare per più soluzioni, contro il Cagliari per continuare il nostro percorso"
venerdì 30 settembre 2022, 15:54Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it
fonte Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol

Javorcic: "Siamo una squadra ibrida, tatticamente possiamo optare per più soluzioni, contro il Cagliari per continuare il nostro percorso"

Mister Ivan Javorcic ha parlato quest’oggi in conferenza stampa per presentare la gara tra il Venezia e il Cagliari all’Unipol Domus. Queste le sue dichiarazioni.

Su cosa avete lavorato in queste due settimane? Sono tutti recuperati?

“Abbiamo insistito sulla totalità del gioco e sulla mentalità in allenamento, ovvero concentrazione, equilibrio, intensità e tutto ciò che fa parte del gioco del calcio. Abbiamo fatto due settimane insieme e quindi sicuramente abbiamo guadagnato un lavoro che ci serviva in termini di qualità e quantità. I nazionali sono un po’ alla volta rientrati. Per quanto riguarda la disponibilità è vero, sono rientrati tutti, ma Crnigoj ha la febbre e non l’ho mai visto. Ullmann si è fermato in allenamento per una botta al ginocchio, dovrà fare accertamenti”.

Il 3-5-2 può essere una soluzione anche a lungo termine?

“Penso di sì parlando in generale come evoluzione. E’ nata nell’emergenza, ma in queste due settimane abbiamo avuto modo di fermarci e di capire che due mesi abbiamo passato. Questa squadra è nata con il 4-3-3, è un dato di fatto. Però è anche un dato di fatto che vuoi per mercato, per possibilità, per caratteristiche dei giocatori, penso si sia evoluto in qualcosa di diverso. Non è un 4-3-3 specialistico. Non c’è uno specialista davanti alla difesa, non c’è un attaccante specialista del 4-3-3 al centro del tridente. C’è un ibrido, da dove possono nascere opportunità, una strada percorribile è quella provata settimana scorsa. Senza tralasciare quanto fatto negli ultimi mesi. Possiamo evolverci anche lì, gli attaccanti esterni che abbiamo amano giocare dentro al campo, quindi, può evolversi in qualcosa di più stretto. Anche per le caratteristiche dei centrocampisti che abbiamo, che sono tuttocampisti, che possono adattarsi anche a un centrocampo a due. Ci sono idee, senza tralasciar nulla o fermarsi sul sistema gioco. Siamo ibridi e non è per forza una cosa negativa”.

Si è omogeneizzata la squadra a livello di forma generale?

“Quando parlo di condizione non intendo solo fisica, ma intendo anche mentale, psicologica, motivazionale, lo stato di forma che ognuno di noi ha. Nei dati siamo diventati molto più omogenei. Ora insieme ai ragazzi delle nazionali proviamo a tracciare una strada, lavorando con più compattezza e meno problemi. Anche se oggi è uscito fuori Ullmann, Crnigoj ha la febbre, ma niente alibi, solo la consapevolezza di dover andare dritti per dritti sulla propria strada, cercando quella che ti permette di essere più equilibrato. La partita con il Pisa ci ha dato qualcosa, quella di domani è un altro step nella strada che stiamo facendo”.

Cuisance che è il centrocampista più qualitativo a disposizione potrebbe essere avanzato stabilmente di qualche metro?

“La parola chiave è la prestazione individuale per noi, non credo che abbiamo avuto grossi problemi di struttura e di tattica. Dobbiamo alzare il livello della performance nel collettivo. Quella dipende dalla condizione individuale e generale. Tutto influenza, anche la conoscenza del gioco. Per le caratteristiche del gioco credo siano un po’ tutti tuttocampisti, non abbiamo specialisti davanti alla difesa o mezzali d’assalto a parte Crnigoj. Sono ragazzi che possono interpretare un ruolo da doppio play, doppio mediano, lasciando qualcun altro più libero sulla trequarti. Stiamo per esempio provando un po’ più avanti Cuisance. Per caratteristiche di Pohjanpalo, Novakovich e altri stiamo percorrendo quella strada lì”.

Visto che sei allenatore di mondo, si inizia a parlare sempre di più di un calcio italiano meno intenso di quello estero. Dato che fai lavorare duramente le tue squadre come la vedi tu?

“Bisogna prima definire cosa si intende lavorare molto perché presenta diverse sfumature. Per le caratteristiche del nostro calcio è un calcio molto orientato alla strategia tattica, mentre invece in Inghilterra magari si punta più sul ritmo che sul tatticismo. Per vedere ritmo servono entrambe le squadre, che devono tenere un certo ritmo. In Italia è un po’ più difficile. Non a caso in Italia però si cerca sempre di più gente di gamba, che ha capacità di interpretare il calcio con una certa intensità. Il calcio va in quella direzione, bisogna sapersi adattare. Le squadre che propongono un certo tipo di idea hanno anche pochi italiani in squadra, è un altro dato di fatto. C’è un mercato che guarda tanto all’estero per trovare certi elementi”.

TVS Giuseppe Malaguti – Cheryshev come sta? Dove potrebbe giocare nel sistema ibrido? Come vedi il Cagliari?

“Cheryshev sta decisamente meglio, ha messo lavoro nelle gambe in queste due settimane. In allenamento ormai è assolutamente recuperato, ora deve fare partite. Può essere che faccia 30, 40, 60 minuti, ma ora ha bisogno di questo tipo di input, perché in allenamento ha alzato l’intensità. La sua situazione è simile a quella di Cuisance. E’ un giocatore che ha qualità e sta migliorando la sua condizione. Siamo molto contenti della sua progressione, lo stiamo recuperando. Per quanto riguarda il Cagliari è una squadra di assoluta qualità, andiamo a giocare in un contesto non semplice. Bisogna sapersi adattare e preparare mentalmente, quando si gioca contro squadre così bisogna avere intensità e concentrazione in fase di non possesso e la voglia di competere quando hai la palla”.

Zampano come sta?

“Zampano si allena con noi da una settimana normalmente, è a disposizione. Joronen? Anche lui è a disposizione”.

Kofod Andersen è piaciuto contro il Pisa:

"Non è dispiaciuto neanche a noi, come vi ho detto in altre conferenze non è un play puro, è simile ad altri ragazzi che abbiamo, non è un play classico, non è una mezzala di ruolo, ma ha un dinamismo tale che può interpretare più ruoli. E' un ragazzo serio e che ha ottime qualità, anche morali. Va sfruttato ora al meglio per quelle che sono le sue qualità".

Gli altri nazionali?

"Pohjanpalo è con noi da mercoledì quindi posso valutarlo al meglio, Connolly è il più affaticato da questo punto di vista, ha giocato tanto. C'è anche Haps che ha giocato, negli ultimi due giorni è stato con noi, nel momento in cui Ullmann ha problemi si candida sicuramente per giocare".