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Provaci ancora, Joe. Tacopina pronto a rilanciare il Catania: impresa più ambiziosa e difficile
Provaci ancora, Joe. Potrebbe essere questo il titolo, mutuato da un film di Woody Allen del ‘72, per l’avventura che l’avvocato italo-americano Tacopina (il Joe di cui sopra) si appresta a vivere alla guida del Catania. È vero il closing non è ancora arrivato e c’è da trovare un accordo sui tanti, troppi, debiti accumulati dalla società etnea (60 milioni) in questi anni, ma questo non sembra scoraggiare l’ex patron di Bologna e Venezia che vuole risollevare le sorti dei rossoazzurri e riportarli nel calcio che conta. Come fatto del resto alla guida dei due club sopraccitati con cui ha vinto campionati e conquistato promozioni diventando il primo presidente a essere promosso in tre serie diverse consecutivamente (col Bologna dalla Serie B alla Serie A e con il Venezia dalla Serie D alla Serie B in due anni).
Tacopina andrà alla caccia di una terza impresa, forse la più ambiziosa e difficile della sua carriera italiana, e sta già lavorando a uno staff di primissimo piano per la sua nuova creatura. Se Dante Scibilia è un fedelissimo che conosce bene la categoria oltre che la gestione finanziaria, il colpo vero e proprio è rappresentato dal CEO in pectore: quel Giovanni Gardini che negli ultimi anni ha lavorato all’Inter con successo dopo una lunga carriera in giro per l'Italia e che ha deciso di scendere in Serie C convinto dall’ambizioso progetto dell’avvocato newyorkese che non si nasconde e ambisce a ripercorrere il cammino fatto dal primo Catania del duo Pulvirenti-Lo Monaco, possibilmente con un finale diverso da quest’ultimo. Ma anche in questo caso i precedenti sono a favore di Tacopina visto che il Bologna è stato lasciato in mani solide, nonostante il progetto felsineo stenti a prendere il decollo vero un piazzamento in Europa, e il Venezia gode di ottima salute come testimonia il quinto posto in Serie B ad appena tre punti dal primo posto.
Alle pendici dell’Etna bisognerà pazientare ancora un po', anche se Tacopina spera di farsi, e fare alla città, un regalo di Natale, ma poi si potrà guardare al futuro con ottimismo e senza il timore che la squadra possa sparire schiacciata dai debiti.
Tacopina andrà alla caccia di una terza impresa, forse la più ambiziosa e difficile della sua carriera italiana, e sta già lavorando a uno staff di primissimo piano per la sua nuova creatura. Se Dante Scibilia è un fedelissimo che conosce bene la categoria oltre che la gestione finanziaria, il colpo vero e proprio è rappresentato dal CEO in pectore: quel Giovanni Gardini che negli ultimi anni ha lavorato all’Inter con successo dopo una lunga carriera in giro per l'Italia e che ha deciso di scendere in Serie C convinto dall’ambizioso progetto dell’avvocato newyorkese che non si nasconde e ambisce a ripercorrere il cammino fatto dal primo Catania del duo Pulvirenti-Lo Monaco, possibilmente con un finale diverso da quest’ultimo. Ma anche in questo caso i precedenti sono a favore di Tacopina visto che il Bologna è stato lasciato in mani solide, nonostante il progetto felsineo stenti a prendere il decollo vero un piazzamento in Europa, e il Venezia gode di ottima salute come testimonia il quinto posto in Serie B ad appena tre punti dal primo posto.
Alle pendici dell’Etna bisognerà pazientare ancora un po', anche se Tacopina spera di farsi, e fare alla città, un regalo di Natale, ma poi si potrà guardare al futuro con ottimismo e senza il timore che la squadra possa sparire schiacciata dai debiti.
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