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Chelsea, via libera dal Governo per la vendita del club: "Il ricavato non andrà ad Abramovich"
Il governo inglese ha approvato l'acquisizione del Chelsea per 4,25 miliardi di sterline da parte di un consorzio guidato dal co-proprietario dei Los Angeles Dodgers Todd Boehly.
Il club londinese è stato messo in vendita a marzo prima che il proprietario Roman Abramovich fosse sanzionato per i suoi legami con il presidente russo Vladimir Putin. Il Chelsea opera con una licenza governativa speciale che scade il 31 maggio.
La BBC riporta le parole di un portavoce del Governo inglese: "Il Governo del Regno unito ha dato il via libera per rilasciare una licenza che consente la vendita del Chelsea. Dopo le sanzioni a Roman Abramovich, il governo ha lavorato duramente per garantire che il Chelsea potesse continuare la sua attività, ma siamo stati sempre chiari sul fatto che il futuro a lungo termine del club poteva essere assicurato solo con un nuovo proprietario. È stato un lungo lavoro, siamo soddisfatti: l'intero ricavato della vendita non andrà a beneficio di Roman Abramovich o di qualsiasi altro individuo sanzionato. Lavoreremo per garantire che i proventi della vendita vengano utilizzati per cause umanitarie in Ucraina, sostenendo le vittime della guerra. Il via libera di oggi garantirà il futuro di questo importante bene culturale e proteggerà i tifosi e la comunità calcistica in generale. Abbiamo discusso con i partner internazionali rilevanti per le licenze necessarie e li ringraziamo per tutta la loro collaborazione".
Il club londinese è stato messo in vendita a marzo prima che il proprietario Roman Abramovich fosse sanzionato per i suoi legami con il presidente russo Vladimir Putin. Il Chelsea opera con una licenza governativa speciale che scade il 31 maggio.
La BBC riporta le parole di un portavoce del Governo inglese: "Il Governo del Regno unito ha dato il via libera per rilasciare una licenza che consente la vendita del Chelsea. Dopo le sanzioni a Roman Abramovich, il governo ha lavorato duramente per garantire che il Chelsea potesse continuare la sua attività, ma siamo stati sempre chiari sul fatto che il futuro a lungo termine del club poteva essere assicurato solo con un nuovo proprietario. È stato un lungo lavoro, siamo soddisfatti: l'intero ricavato della vendita non andrà a beneficio di Roman Abramovich o di qualsiasi altro individuo sanzionato. Lavoreremo per garantire che i proventi della vendita vengano utilizzati per cause umanitarie in Ucraina, sostenendo le vittime della guerra. Il via libera di oggi garantirà il futuro di questo importante bene culturale e proteggerà i tifosi e la comunità calcistica in generale. Abbiamo discusso con i partner internazionali rilevanti per le licenze necessarie e li ringraziamo per tutta la loro collaborazione".
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