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13 aprile 1986: Espresso 607 "Pisa-Roma", muore Paolo Saroli

13 aprile 1986: Espresso 607 "Pisa-Roma", muore Paolo Saroli
giovedì 13 aprile 2023, 23:38Accadde Oggi...
di Redazione TMW
fonte www.saladellamemoriaheysel.it
Ponte Galeria, Rogo Vagone Treno - Espresso 607 "Pisa-Roma" - (Pisa-Roma)

Il 13 aprile i tifosi della Roma stanno tornando dalla partita di campionato in trasferta all’Arena Garibaldi di Pisa col morale a mille: la loro squadra ha vinto 4-2 ed ha agganciato la vetta della classifica di Serie A. Si trova a pari punti con la Juventus a sole 2 giornate dalla fine del torneo. L’ euforia si trasforma in follia quando qualcuno di loro accende un fumogeno dentro lo scompartimento del treno in marcia. Prende fuoco all’istante una tendina e le fiamme si propagano in fretta, senza controllo, mentre viaggiano nel nodo ferroviario tra Ponte Galeria e l’autostrada per Fiumicino, a pochi chilometri dalla Stazione Ostiense. Paolo Saroli, un giovane diciassettenne romano, rimane a terra intrappolato nel corridoio, tramortito dall’ossido di carbonio e morirà nel sonno calpestato dalla ressa della gente nel panico che fugge dal rogo e dal fumo cercando di mettersi in salvo in ogni modo. La dinamica è identica a quella della morte dell'altro tifoso giallorosso, Andrea Vitone, morto nel 1982.
Fonte: Saladellamemoriaheysel.it
''Mio figlio era andato a vedere la partita a Pisa, era un ragazzino, non aveva nemmeno 17 anni.


E' morto per asfissia perché si era assopito, ma fu calpestato dagli altri ragazzi che fuggirono appena videro le fiamme. Era piccolino e tra l'altro era caduto qualche giorno prima dal motorino e aveva una contusione alla gamba e camminava a stento. Non era molto agile. Ricordo come un incubo quando arrivarono i carabinieri a casa mia intorno alle due del mattino. Ero angosciata perché Paolo ancora non era rientrato'', ricorda Lucia Saroli, madre di Paolo il giovane morto, il 13 aprile del 1986 nel treno che riportava a casa i tifosi della Roma, per asfissia in seguito all'incendio appiccato dagli ultrà. ''La mia vita era già stata segnata dalla morte di mio marito e di mio fratello - continua Lucia Saroli - mi era rimasto solo Paolo e ieri è morto per la seconda volta".
Fonte: Adnkronos.com 30.01.1995 (NDR: Si ringrazia Asromaultras.org per il materiale di repertorio)

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