Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

7 aprile 2004, muore Enrico Ameri: voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto"

7 aprile 2004, muore Enrico Ameri: voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto"TUTTO mercato WEB
domenica 7 aprile 2019, 04:00Accadde Oggi...
di Gaetano Mocciaro

Il 7 aprile 2004 si spegne una delle voci più importanti del giornalismo italiano, Enrico Ameri. Nato a Lucca il 25 aprile 1926, Ameri è stato per anni la prima voce della popolare trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto. Inizialmente non sembrava destinato al calcio, poiché chiuso da Nicolò Carosio e Nando Martellini, tanto che i primi reportage giornalistici furono di altro stampo: in Medioriente per raccontare la situazione politica, negli Stati Uniti per raccontare la missione spaziale che per la prima volta portò gli uomini sulla luna, in Svezia per i premi Nobel. Con il passaggio in televisione di Nando Martellini arrivò la svolta di Ameri, che prese il suo posto a Tutto il calcio minuto per minuto dedicandosi esclusivamente al calcio. Ha condotto oltre 1600 radiocronache, raccontando i principali eventi non solo della Serie A ma anche delle coppe europee e della Nazionale. Tifoso del Genoa (sebbene la sua fede non fu mai rivelata nel corso della sua attività lavoratitva), ironia del destino la sua ultima radiocronaca fu Genoa-Juventus del 26 maggio 1991, con il successo per 2-0 dei rossoblù che si qualificarono per la prima volta nella loro storia in Coppa Uefa.

Toscano di nascita, genovese di adozione, la storia professionale di Ameri è quella tipica dei primi anni della radio e della televisione: gavetta, versatilità, totale dedizione al mestiere, molta improvvisazione e anche qualche attenzione per non farsi travolgere da colleghi in ascesa. Così, solo più tardi, e per deciso intervento dei superiori, il suo carattere si era ammorbidito, il suo vocabolario si era arricchito di frasi di cortesia.

Molti ricordano ancora un suo clamoroso epiteto, rilanciato da un incolpevole microfono che non doveva essere «aperto», rivolto con molta probabilità a Ciotti che tirava in lungo il suo intervento. Così come non gli piaceva «firmare» i passaggi di linea (in gergo si dice «firmare» quando si cede il microfono a un collega e lo si nomina per nome: «A te la linea, Sandro!», al posto di un generico «Passiamo la linea al Comunale di Torino»).

Ecco, solo un confronto con il «rivale» Ciotti ci aiuta a chiarire il personaggio Ameri. Del resto, è tutto il mondo dello sport a vivere sul dualismo, sulla rivalità accesa, su Coppi e Bartali. Mentre Ciotti tendeva sempre più a fare interventi di tipo commentativo, con un lessico vagamente colto e distaccato, le «tirate» di Ameri erano cronaca pura, basata sul ritmo serratissimo e sulla totale mancanza di pause. Ameri rappresentava in qualche modo la radio nella sua essenza, amplificazione della voce e insieme altoparlante, velocità e drammatizzazione.

In realtà, Ameri possedeva uno stile molto personale nel reinventare l’avvenimento sportivo. A lui toccava sempre il «campo principale», cioè la partita ritenuta la più importante. Ma se anche avesse dovuto raccontare quella più insignificante, attraverso la sua parola pastosa e passionale, la sua cadenza, il suo entusiasmo questo incontro sarebbe diventato comunque un avvenimento eccezionale. Quelle sue improvvise accelerazioni, quelle impennate di voce, quelle perentorie urlate avevano il magico potere di rendere interessante la più scontata e banale azione di gioco.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile