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Gonzalo Rodriguez: "Sono andato via dalla Fiorentina per colpa di una persona in società"

Gonzalo Rodriguez: "Sono andato via dalla Fiorentina per colpa di una persona in società"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 26 aprile 2020, 22:12Altre Notizie
di Dimitri Conti

Nel corso della maxi diretta Instagram organizzata da Firenzeviola.it nel giorno più importante della raccolta fondi "FV per OSMA Onlus" in favore dell’Ospedale di Ponte a Niccheri (tutte le info sulla piattaforma Gofundme.com), è intervenuto anche l'ex capitano della Fiorentina, Gonzalo Rodriguez. Ecco le sue parole:

"Qua in Argentina hanno iniziato a metterci in quarantena presto, sono 35 giorni e la situazione migliora, ma abbiamo sempre un pochino di paura. Abbiamo seguito l'esempio dell'Italia. Porto nel cuore tutti i tifosi della Fiorentina, mi mandano tanti messaggi e li ringrazio tanto. Primo giorno a Moena? E' stato speciale, con Borja non capivamo niente di quello che si diceva, c'era la paura di dover affrontare un calcio nuovo, che non si conosceva. Ci sono stati grandi giocatori, in 10/11 nuovi e quando hai quel tipo di giocatori è tutto più facile".

Sente ancora qualcuno di quegli anno? "Abbiamo gruppo Whatsapp con tutti i sudamericani con Sanchez, Cuadrado, Borja, parlo molto con loro. Con Montella non mi sento, ma con l'aiutante sì, Daniele Russo".

Qualche aneddoto? "Dopo quel ritiro a Moena giocavamo ad agosto la prima partita a Firenze in Coppa Italia contro il Novara, un caldo clamoroso. Io e Borja eravamo in albergo, non avevamo la macchina: quando giocammo quella partita non ci poteva più portare nessuno e non sapevamo come tornare in albergo. Alla fine andammo ad aspettare un taxi nell'angolo in una gelateria, ma non ci cagava (ride, ndr) nessuno. Alla fine se non ci aiutava Lezzerini...".

Che ricordo di Astori? "Lo voglio ricordare felice, dentro un campo di gioco, è stata una situazione difficile per tutti quanti lo conoscevano: lo porterò sempre nel cuore, manca a noi e a tutto il mondo del calcio. La fascia è stata un orgoglio portarla. Anche Davide era un leader dentro e fuori dal campo, spingeva tutti ad allenarsi bene. La fascia è un dettaglio e basta".

Come va al San Lorenzo? "Per me è stata una cosa speciale perché è la squadra di tutta la mia vita, è una squadra in cui giocavo da bambino e volevo finire qua: mi godo ogni momento dentro al campo da calcio. Il mio amore? Ci siamo conosciuti in una discoteca di Firenze, lei abitava a Calenzano e lavorava a Vaiano poi ha iniziato a lavorare ai Gigli, andavo a vederla e adesso abbiamo due bambini (ride, ndr). Lei per me è fondamentale, importantissima. Non è facile avere accanto una persona che non è del tuo paese. Il cambio dall'Italia a qua è stato difficile per lei, ma continuiamo insieme".

Che ricordi della Nazionale? "E' il sogno che hai da bambino, ascoltare l'inno dentro un campo di calcio, una cosa incredibile che è difficile spiegare. E' un mix tra responsabilità, allegria, è difficile spiegarlo.

Quale la squadra più forte dove ha giocato? "Villarreal, abbiamo fatto semifinale Champions League e anche il primo anno della Fiorentina era una squadra incredibile".

Si dice che i viola siano interessati a Carrascal. Com'è? "L'ho visto poco, è uscito che lo vuole la Fiorentina, ma lo conosco poco".

Perché non è rimasto alla Fiorentina? "C'è stato un problema con una persona della società, non volevo stare lì e per cambiare un po' ho preso questa scelta. Mi è dispiaciuto che tanti giocatori sono andati via, ma non voglio entrare in dettagli".

Come vede la Fiorentina di adesso? "Ho guardato tantissimo, è una squadra nuova con giocatori giovani che ha bisogno di tempo con una nuova società. Sono felice sia tornato Pradè che è importante per i viola".

Quali emozioni ricorda del 4-2 contro la Juventus? E"' stato incredibile, ancora guardo video su Internet e anche oggi l'ho visto: è incredibile. Io prendevo un taxi quando ero a Firenze e mi dicevano sempre di battere i bianconeri, ho avuto la fortuna di fare buone partite con loro, ma quella fu speciale. Anche noi dopo il primo tempo sotto 0-2 non si poteva pensare a quel risultato finale".

Mai preso in giro qualche attaccante? "No, no (ride, ndr). Dovevo fare prima il mio lavoro, ma quando calciava Borja o Pasqual... Entrambi calciavano sempre in uno spazio e se arrivavo lì la prendevo".

Il compagno più divertente? "Vargas, Toni, Joaquin, Lupatelli... Lupatelli il numero uno".

Quando torna a Firenze? "Avevo i biglietti per maggio... Ci andrò anno prossimo".

Come vede Commisso? "In Argentina non vogliono che gente di fuori prenda la società, è strano qua. Commisso ha fatto entusiasmare i tifosi, erano stanchi dell'altra società, ora c'è più entusiasmo".

Ci sono argentini che tifano viola? Sì, ce ne sono per Batistuta, Passarella...".

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