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Lazio, Lotito: "Vogliamo nutrire lo spirito, riscoprire il noumeno kantiano"

Lazio, Lotito: "Vogliamo nutrire lo spirito, riscoprire il noumeno kantiano"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
giovedì 10 ottobre 2019, 18:27Altre Notizie
di Simone Lorini

Parlando nell'ambito del progetto di formazione "Calcio-educazione-Cultura", il patron della Lazio Claudio Lotito evidenzia così le tematiche che gli stanno a cuore: "Questo è un tema che sta a cuore a tante persone. È un progetto che trova riscontro. Mens sana in corpore sano, ho sempre detto ai miei collaboratori che dobbiamo allenare anche la mente. Una persona che è in grado di acquisire nozioni, sa anche autogestirsi meglio. La razionalità deve sovrintendere le nostre azioni, questa nasce da norme etiche, civili, morali e dalla conoscenza dei propri limiti e mezzi. Ognuno di noi deve conoscere se stesso, capire che nella vita non contano solo i risultati materiali ma anche la crescita umano. Vogliamo nutrire lo spirito. Abbiamo una responsabilità, il calcio ha potere mediatico, gli atleti diventano degli esempi, bisogna essere campioni sul campo e nella vita. Si deve far crescere il sistema attraverso i gesti atletici ma anche con i comportamenti. Sto portando avanti il progetto legato al calcio femminile, per me le donne sono fondamentali, aggiungono un approccio diverso, valori che spesso gli uomini possono trascurare. Nei miei 15 anni di presidenza c'è sempre stata una coerenza di comportamento della politica sportiva del club.

- evidenzia LaLazioSiamonoi.it - Dobbiamo dare i mezzi ai nostri atleti di riscoprire il noumeno kantiano, non curiamo solo l’aspetto fenomenico. Nel calcio si corre il rischio di perdere l’aspetto empatico. Le persone spesso sono sole, per questo nasce il branco, non vengono più tramandati i valori che permettono agli individui di crescere con una personalità forte. La Lazio applica questi schemi di formazione, perché ci crede, lo fa in silenzio per aiutare i più deboli, col calcio si possono attenzione problemi che passano ‘sotto voce’. Dobbiamo fare in maniera che gli altri crescano insieme a noi. Le nostre iniziative sono volte a creare la normalità, per aiutare persone svantaggiate a essere come gli altri e per dargli gli strumenti adatti per centrare i propri obiettivi. Un giocatore troppo spesso non ha il tempo per migliorare la propria cultura, questo può essere superato con l’Università. Oggi, finito l’allenamento, può prepararsi e sostenere gli esami, grazie all'utilizzo della rete e degli studi telematici. La Lazio vuole dare un contribuito fattuale, un percorso che può essere comune con le altre squadre e gli altri sport. Non si deve usare o la forza bruta o la testa, bisogna sempre usare la testa e la concentrazione. La determinazione nasce dalla capacità di avere uno schema mentale che dia sicurezza, indipendenza e libertà, affinché si possa decidere il proprio destino".

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